I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Faenza e il personale del Reparto Prevenzione Crimine di Bologna della Polizia di Stato hanno arrestato per rapina aggravata un 27enne originario della Nigeria ma residente a Conselice.
L’episodio che ha portato all’arresto del giovane nigeriano è avvenuto nei giorni scorsi, verso le 16.30, quando al 112 è stata segnalata una lite nell’area verde di Piazza Dante, alle spalle di corso Garibaldi. Sul posto è intervenuta una pattuglia del Radiomobile dei carabinieri. A dare una mano ai militari anche i componenti di una pattuglia del Reparto Prevenzione Crimine di Bologna, in città per una operazione di prevenzione. Quando carabinieri e poliziotti sono arrivati hanno notato che un uomo si era accanito nei confronti di un’altra persona e una donna cercava di allontanare la vittima. Gli agenti hanno bloccato l’aggressore e poi hanno cercato di capire i motivi della lite. A raccontare i retroscena è stata la donna che era sul posto, una 40enne faentina amica della vittima.
La vittima, un 32enne originario del Camerun, era stato accerchiato da un gruppo di stranieri mentre uno di questi gli ha strappato la catenina d’oro che portava al collo. Il giovane aveva opposto resistenza e ne era nata una colluttazione, terminata con una fuga del 32enne verso via Filanda. Raggiunto dal suo aggressore, la colluttazione è continuata. Nonostante tutto il 32enne è riuscito a fuggire raggiungendo, attraverso il sottopasso, corso Garibaldi, nei pressi di alcuni negozi, dove ad attenderlo in auto c’era la 40enne faentina alla quale ha chiesto di chiedere aiuto alle forze dell’ordine.
Nonostante fossero presenti altre persone il 27enne, raggiunto il camerunense, ha continuato a picchiarlo fino all’arrivo delle pattuglie di polizia e carabinieri.
Il valore della catena d’oro, denunciato del 32enne, è di 7mila euro, monile che però non è stato ritrovato.
Per il 27enne originario della Nigeria, con alcuni precedenti specifici, il Gip Corrado Schiaretti ha convalidato l’arresto anche se il ragazzo è stato scarcerato nell’immediatezza dei fatti; per lui è stato però disposta la misura cautelare del divieto di dimora nel territorio del Comune di Faenza.