La Polizia di Stato ha proceduto all’arresto di B.A., 46enne cittadina moldava, domiciliata a Ravenna, per il reato di furto aggravato, falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità personale, porto di armi o oggetti atti ad offendere, immigrazione clandestina.

Ieri pomeriggio una Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico è intervenuta al punto vendita OVS di via di Roma, dove un addetto alla vigilanza antitaccheggio aveva fermato una donna che si era impossessata di merce esposta sugli scaffali.

Agli agenti intervenuti il vigilante ha riferito di avere osservato la donna che, dopo essersi ripetutamente guardata intorno, ha prelevato dei capi d’abbigliamento dagli scaffali e si è diretta nei camerini di prova; è uscita poco dopo senza avere con sé alcuno dei capi precedentemente prelevato.

L’addetto alla vigilanza ha quindi ispezionato i camerini, trovando in terra quattro cartellini strappati; ha iniziato così a tenere sotto osservazione la donna che è così stata fermata non appena ha oltrepassato le casse e il dispositivo antitaccheggio senza pagare nulla.

La donna, inizialmente, ha negato di aver sottratto alcunché poi, ad una commessa, ha consegnato i quattro capi di abbigliamento che aveva sottratto per un valore di 92 euro, nascosti nella borsa e addosso.

Gli agenti hanno allora perquisito la 46enne che è stata così trovata in possesso di un coltello da cucina poi sequestrato.

Avendo declinato generalità false, la donna è stata condotta in Questura per gli approfondimenti del caso in seguito ai quali si è scoperto come non fosse in regola con le norme sul soggiorno degli stranieri in Italia.

B.A. è stata pertanto dichiarata in arresto per i reati di furto aggravato, falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità personale, porto di armi o oggetti atti ad offendere, immigrazione clandestina.

In considerazione del fatto che gli agenti delle Volanti sono riusciti ad individuare il domicilio ravennate della donna e l’assenza di precedenti sfavorevoli, la Procura della repubblica di Ravenna ha disposto la misura pre-cautelare degli arresti domiciliari in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida dell’arresto.

La merce, risultata danneggiata nel solo cartellino del prezzo di vendita, è stata restituita al responsabile del punto vendita.