Si conclude mercoledì 30 novembre 2022 alle 20.30 al Teatro Rossini di Lugo il festival “Rossini Open 2022”, con un concerto sinfonico della Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Roberto Perata che vede la partecipazione della talentuosa pianista milanese Costanza Principe: programma classico al quadrato con la Sinfonia del Barbiere di Siviglia di Rossini, il Concerto n. 21 in do maggiore per pianoforte e orchestra KV 467 di Mozart e la Quarta Sinfonia in si bemolle maggiore op. 60 di Beethoven.
Il pubblico potrà dunque fare conoscenza con una delle pianiste italiane più in vista del momento, che con Beatrice Rana (ascoltata a Rossini Open pochi giorni fa) condivide l’età (29 anni) e l’ultimo maestro (Benedetto Lupo all’Accademia di Santa Cecilia). Anche Costanza Principe è stata una pianista prodigio, avendo tenuto il suo primo concerto a sette anni e il diploma con menzione d’onore a Milano a diciassette (allieva di Vincenzo Balzani). Ha poi proseguito gli studi con un grande didatta inglese (Christopher Elton), si è distinta in numerosi concorsi internazionali (fra cui il Lilian Prize di Londra) e da pochi mesi ha dato alle stampe il suo primo CD interamente dedicato a musiche di Robert Schumann per l’etichetta olandese Piano Classics. Un percorso artistico virtuoso che l’ha portata ad esibirsi con grande successo in importanti sale di concerto e a conquistarsi in breve tempo la stima della critica internazionale, che ha sottolineato la sua tecnica forbita, la sua particolare sensibilità nella cura del suono e la sua profonda musicalità. Tutte qualità indispensabili per affrontare una delle pagine mozartiane più amate, il famoso Concerto per pianoforte e orchestra n. 21 in do maggiore KV 467, composto nel 1795 nel felice periodo viennese del compositore, giovane sposo di Constance Weber. Un concerto contenente un Andante di celestiale bellezza, probabilmente un delle pagine più note del salisburghese. “Sintesi magistrale di preclassica grandiosità e di intima «sensiblerie» settecentesca, questo concerto anticipa per magnificenza orchestrale, struttura sinfonica, ricchezza inventiva, la stagione radiosa dell’ultimo e metafisico Mozart” (Fiamma Nicolodi).
Chi ha una certa età non potrà non ricordare che questa musica era la colonna sonora di un film svedese del 1967 di enorme successo, Elvira Madigan, che raccontava il tragico amore di una giovane acrobata danese (Elvir Madigan) per un ufficiale della cavalleria sposato e con due figli, finito tragicamente con un omicidio-suicidio. Da allora il Concerto in do maggiore di Mozart è diventato l’«Elvira Madigan Concerto» ed è stato anche un caso discografico mondiale.
Sul podio ci sarà il direttore savonese Roberto Perata, di formazione pianistica (è maestro collaboratore al Teatro alla Scala dal 1994), molto attivo come direttore di gruppi da camera e vocali fra cui l’Ensemble Entr’acte (prime parti dell’orchestra della Scala), I Madrigalisti Ambrosiani e la Camerata Antiqua Seoul, docente al Conservatorio G. Verdi di Milano, nonché apprezzato scrittore-divulgatore: recente il suo il suo libro L’Ouverture Italiana fra Mozart e Rossini (Manzoni editore). La sua limpida bacchetta saprà illuminare la Sinfonia del Barbiere di Siviglia e la Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore op. 60 di Beethoven: probabilmente la sinfonia più elegante e classica delle nove sinfonie, composta nel 1806, «una snella fanciulla greca fra due giganti nordici», come l’aveva descritta Robert Schumann in relazione alle due consorelle a lei più vicine nel tempo.
INFO: 0545 38542, info@teatrorossini.it, www.teatrorossini.it
Biografie degli artisti
Roberto Perata
Nato a Savona ha condotto gli studi musicali presso il Conservatorio “Paganini” di Genova, diplomandosi in composizione, direzione d’orchestra, musica corale e direzione di coro, organo e composizione organistica, pianoforte, perfezionandosi poi in direzione d’orchestra presso il Conservatorio di Vienna e al Teatro alla Scala. Ha diretto orchestre come I Pomeriggi Musicali, Orchestra Verdi di Milano, Orchestra del RNCM di Manchester, Brixia Musicalis, Orchestra Coccia di Novara, la ProArte Marche, Orchestra Sinfonica di Bacau (Romania), l’Orchestra “Paganini” di Genova, Ensemble Entr’acte (prime parti dell’orchestra della Scala), I Madrigalisti Ambrosiani, la Camerata Antiqua Seoul, dirigendo repertorio operistico, sinfonico e sinfonico-corale dal barocco a tutto il ‘900 in alcuni dei principali teatri e festival italiani. Nel 2014 ha fondato il Dafne Ensemble, gruppo di musica antica con strumenti originali, con cui si dedica all’esecuzione e divulgazione del repertorio operistico del ‘600. Laureato in giurisprudenza e in musicologia, ha conseguito il dottorato di ricerca in beni culturali e ambientali, indirizzo musicologico, presso la Statale di Milano ed è docente di armonia e analisi presso il Conservatorio “Verdi” di Milano e maestro collaboratore presso il Teatro alla Scala, dove è presente dal 1994.
Costanza Principe
Dal suo debutto in pubblico all’età di sette anni, si è esibita in Italia, Francia, Regno Unito e Sud America. Vincitrice di premi in concorsi pianistici nazionali e internazionali, tra cui il Lilian Davies Prize della Royal Academy of Music a Londra, ha suonato come solista con numerose orchestre e si è esibita in importanti sale in Italia, Francia, Inghilterra e Sud America. Di recente ha debuttato alla Wigmore Hall di Londra, presentata dalla Kirckman Concert Society ed è stata ospite delle trasmissioni “I Concerti del Quirinale” di Radio3, “Il Pianista” e “Ultimo Grido” di Radio Classica. Nell’aprile 2022 è uscito il suo primo cd dedicato a Schumann per l’etichetta Piano Classics (Brilliant).