Interrogazione dopo nuovo disservizio alla stazione di Lugo, dove il treno già stracolmo di passeggeri è stato costretto a una sosta forzata di oltre mezz’ora.
I disagi segnalati dai pendolari della linea ferroviaria Ravenna-Bologna, l’ultimo dei quali verificatosi la mattina di martedì 26 febbraio alla stazione di Lugo, al centro di un’interrogazione di Manuela Rontini del Partito democratico, che riporta l’attenzione sul “problema dei convogli insufficienti ed obsoleti, che costringono a viaggiare in condizioni certamente poco dignitose e forse anche pericolose”. Il caso a cui fa riferimento la consigliera dem riguarda un treno della tratta Rimini-Ravenna-Lugo-Bologna, arrivato alla stazione di Lugo già pieno di passeggeri. Le poche persone scese non avrebbero liberato sufficiente spazio per far salire i tantissimi passeggeri diretti a Bologna che, ammassati alle porte, avrebbero costretto il treno ad una sosta forzata di oltre mezz’ora. Solo verso le 8.45, con l’imminente arrivo del successivo treno, gli appelli lanciati ripetutamente dai microfoni hanno convinto “i passeggeri che non avevano fretta a scendere dal treno e prendere quello successivo”.
“Nelle prime giornate di attuazione del nuovo orario (in vigore dallo scorso 10 dicembre) si sono verificati disagi legati a una sottodotazione di carrozze e a ritardi- spiega la consigliera Pd- soprattutto sui treni che si dovevano caratterizzare per una diminuzione dei tempi di percorrenza. Questi disagi, come conferma l’episodio del 26 febbraio, sono tutt’ora ricorrenti”. Secondo Rontini, alcune località maggiori come Lugo si sono trovate “fortemente penalizzate” dal nuovo orario dal momento che, a fronte di un generale miglioramento dei tempi di percorrenza della maggior parte dei treni diretti a Bologna, sarebbe calato il numero dei collegamenti con il capoluogo regionale (sono ad esempio stati soppressi gli unici due convogli del pomeriggio, che rientravano in città senza fermate intermedie) e, soprattutto, di quelli con le località intermedie (sia in direzione Bologna che in direzione Ravenna)” causando notevoli disagi a lavoratori e studenti che utilizzano quotidianamente il treno, gravitando sulla città di Lugo”. La consigliera dem sottolinea anche come questa sia una linea strategica, che durante l’anno vede spostarsi quasi 5.000 passeggeri al giorno sulla tratta e che, soprattutto nel periodo estivo, è funzionale alle esigenze delle località turistiche dislocate lungo la riviera romagnola.
Per questo l’interrogazione del Partito democratico chiede alla giunta quali siano i dati dei ritardi e dei disservizi registrati sulla linea Ravenna-Bologna nell’anno in corso, quali provvedimenti siano stati presi e quali sanzioni erogate. Chiede inoltre “se, alla luce dei continui ritardi, il gestore sia in grado di garantire il rispetto del nuovo orario o se non ritenga più opportuno ritornare a quello precedente, ripristinando anche tutte le fermate intermedie e le corse soppresse” e in che modo intenda agire “per rimodulare gli orari, adeguandoli alle esigenze degli utenti che, per ragioni di studio o lavoro, utilizzano quotidianamente il mezzo pubblico, per migliorare il servizio con carrozze adeguate agli standard di comfort e sicurezza europei, assicurando sempre un numero sufficiente di posti a sedere (anche in occasione di eventi di particolare richiamo nelle località lungo la tratta)”.