Ancora una volta si è verificato l’ennesimo episodio di abbandono di rifiuti lungo i bordi di una  strada. Si tratta di eternit  poggiato su di un bancale, maldestramente avvolto in un nailon, ma totalmente privo del trattamento previsto per legge  e  di rifiuti speciali inerti  pare provenienti  da demolizioni giacciono buttati malamente in via Dello Stagnino nei pressi dell’area Ecologica di Hera. Siamo a Roncalceci, nell’area PIIP Artigianale ed Industriale.

Qualche incivile li ha abbandonato sulla strada, senza farsi alcuno scrupolo.

Le lastre di amianto sono tutte spezzate, alcune fuoriescono e potrebbero rilasciare pericolose particelle di amianto nell’atmosfera e nell’ambiente circostante.

Pare che questo materiale sia stato lasciato lì da tempo ma, nonostante l’area sia estremamente frequentata, l’indifferenza dei passanti ha avuto il sopravvento.

Prosegue così la pessima abitudine di smaltire in modo non corretto un materiale assai pericolo  dome l’eternit.

Già altre volte  come Comitato Cittadino di Roncalceci ci siamo fatti carico di segnalare agli enti competenti  la presenza di questo pericolosissimo materiale abbandonato in pessimo stato e quindi pericoloso per la salute, segnalazioni che hanno portato all’intervento dei Carabinieri della Stazione di Filetto, dei carabinieri forestali e ottenuto la conseguente bonifica. Ricordiamo che le aziende che non smaltiscono l’amianto in modo corretto rischiano la denuncia penale. https://ecolia.it/le-sanzioni/)

Era la metà degli anni ’60 quando furono scoperte le prime prove di tossicità delle polveri di amianto rilasciate dal’ Eternit, ma solo nei primi anni 90  ne venne vietato l’uso.

Nel frattempo, il materiale era stato utilizzato largamente in campo ferroviario avendo il fibrocemento sostituito le vecchie coperture in sughero dei vagoni a scopo ignifugo ed anche in edilizia

Si legò l’effetto delle polveri di amianto ad una particolare forma di carcinoma, il mesotelioma, oltre all’asbestosi, una malattia polmonare cronica.

L’amianto rappresenta una grave minaccia letale per l’uomo, poiché le relative fibre nel momento in cui si sbriciolano vengono facilmente inalate, ed è scientificamente provato che l’esposizione a questo tipo di particella provoca l’insorgere di una serie di malattie gravi

L’aspetto peggiore del decorso clinico del cancro generato dall’amianto è l’incubazione estremamente lunga della neoplasia. Dalla prima formazione alla diagnosi possono passare anche 30 anni e la prognosi nella maggioranza dei casi è infausta.

Ben vengano le telecamere  di sorveglianza, richiesta   avanzata dagli imprenditori dell’area PIIP Artigiana di Roncalceci che, oltre a scoraggiare ladri e malintenzionati potrebbero essere utili per identificare chi troppo spesso fa ricadere il prezzo dello smaltimento dei rifiuti  sull’intera comunità.