È stata l’Emilia-Romagna ad aggiudicarsi il primo posto nella graduatoria nazionale del bando per gli ecosistemi dell’innovazione nell’ambito del PNRR, un primo posto che farà arrivare nel territorio regionale oltre 100 milioni di euro con cui sostenere la transizione ecologica del sistema economico e sociale.
Il progetto coinvolgerà oltre 750 persone di cui circa 300 ricercatrici e ricercatori impegnati in centri di ricerca e imprese, per un trasferimento di conoscenze che contribuisca nei prossimi anni alla riconversione dei processi produttivi, alla creazione di buona occupazione, all’ammodernamento dei servizi dedicati alla salute, a nuovi tempi di vita, a una pubblica amministrazione più efficiente e ad azioni più efficaci per la tutela dell’ambiente.
Il progetto è stato presentato dall’Università di Bologna a nome dell’intera rete degli Atenei regionali, del CNR, con ENEA e INFN (Istituto nazionale di fisica nucleare) e con il coordinamento della Regione attraverso ART-ER, la società consortile regionale per la crescita sostenibile, l’innovazione e l’attrattività.
Due soli i partner romagnoli che hanno partecipato al programma strategico ed uno di questi èRomagna Tech, il Laboratorio di Ricerca Industriale e Centro per l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico romagnolo che ha come propria mission per l’appunto la promozione, l’accelerazione e la generazione di processi di innovazione.
“Una grande soddisfazione – dichiara il Presidente di Romagna Tech Enrico Sangiorgi – che Romagna Tech faccia parte dei 14 partner operativi del programma di finanziamento. Il nostro intervento si focalizzerà principalmente su due ambiti: materiali innovativi e manifattura green, in coerenza con le più importanti vocazioni produttive del territorio in cui operiamo”.
Nei prossimi anni il programma attiverà infatti cospicue risorse per la ricerca industriale, il trasferimento tecnologico, la formazione, il supporto alla creazione di impresa su cinque aree di intervento che rappresentano l’economia regionale: materiali innovativi, manifattura green, energia rinnovabile e mobilità intelligente, edilizia sostenibile, economia circolare e blu economy, analisi dati e supercalcolo, tutto nel segno della transizione energetica del sistema regionale
“Per Romagna Tech – continua Sangiorgi – questo significa poter investire circa un milione di euro sul territorio romagnolo, mettendo a disposizione personale specializzato, progettualità complesse e un network regionale di competenze di altissimo profilo. Siamo onorati e orgogliosi di partecipare a questa grandissima opportunità di sviluppo per le nostre imprese e il nostro territorio; siamo certi che sarà un’importante leva per avvicinare il tessuto produttivo al mondo della ricerca e innovazione”.