“Anche al termine della stagione balneare, la Romagna resterà un territorio strategico per FlixBus. Dopo aver potenziato la sua rete di collegamenti con la Riviera per l’estate, la società scommette sul patrimonio storico e culturale delle città, in linea con la volontà di supportare l’affermazione di un turismo destagionalizzato, sostenibile e di valore aggiunto per il territorio.
Ad oggi, dal sito e dall’app FlixBus, oltre che presso i rivenditori fisici in tutta Italia, si possono prenotare viaggi per cinque fra le maggiori città del territorio romagnolo, che continueranno a essere collegate dal servizio di autobus intercity anche nei prossimi mesi: Ravenna, Rimini, Riccione, Forlì e Cesena. In particolare, sia Rimini che Cesena continueranno a vantare una doppia fermata.
Garantendo un servizio continuativo di mobilità verso questi centri, in grado di attrarre visitatori anche in autunno e inverno grazie all’esistenza di un solido patrimonio culturale e artistico, FlixBus intende supportare l’affermazione sul territorio di un sistema turistico sostenibile e capace di creare valore aggiunto per le comunità locali. In questo, giocano un ruolo importante la disponibilità di alternative di trasporto collettivo all’auto privata, capaci di ridurre l’impatto del viaggio, e la deconcentrazione dei flussi, con la decongestione del traffico stradale oltre che delle presenze sul territorio.
«Crediamo in una nuova idea di viaggio, fondata sull’attenzione agli aspetti ambientali e capace di esaltare le ricchezze e la varietà del territorio. Potenziando i servizi di mobilità collettiva in aree di possibile richiamo per il turismo, soprattutto quelle difficilmente raggiungibili senza ricorrere all’auto, vogliamo contribuire all’affermazione di questo nuovo approccio virtuoso al viaggio. Inoltre, facilitando l’accesso al territorio romagnolo, vogliamo contribuire ad ampliare il ventaglio delle esperienze a disposizione di chi arriva sia dalle altre regioni che dall’estero, per valorizzare al meglio il territorio e tutte le sue sfaccettature, con l’obiettivo finale di creare nuove opportunità per il turismo e, quindi, per le economie locali», ha affermato Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia.
Dai Mosaici bizantini di Ravenna al Castello degli Agolanti di Riccione, passando per il centro storico di Rimini e quelli, meno battuti dai più, ma non meno interessanti, di Forlì e Cesena, la Romagna culturale resterà comodamente a portata di FlixBus. In particolare, Rimini, collegata con circa 70 città, resterà raggiungibile anche da città estere come Monaco di Baviera, Francoforte e Zurigo.
Fino alla metà di settembre, inoltre, FlixBus continuerà a servire le località di Milano Marittima, Cervia, Cesenatico, Igea Marina, Misano Adriatico, Cattolica e il parco divertimenti di Mirabilandia, collegati appositamente per la stagione estiva con molte delle principali città italiane, con l’obiettivo di facilitare, anche per mezzo di pratiche corse notturne, l’arrivo di nuovi bagnanti a fronte di spese contenute.
Una nuova esigenza di autenticità si affaccia nel post-pandemia: FlixBus risponde con itinerari nuovi
Secondo lo studio Cosa ci spinge a viaggiare, realizzato per conto di FlixBus dalla società di ricerche Squadrati, nell’era della ripartenza post-pandemia sempre più viaggiatori manifestano un bisogno di esperienze autentiche in vacanza. Ciò è testimoniato dall’ascesa dei viaggi “formativi” «per scoprire luoghi e città con gli occhi dell’esploratore, non del turista» (scelti dal 33% delle persone intervistate, contro il 26% del pre-Covid) e dal desiderio di «vivere un’esperienza di arricchimento, di crescita personale» (manifestato dal 41% degli intervistati, contro il 31% del pre-Covid).
L’affermazione di un modello nuovo di viaggiatore, fondato sull’apertura all’esperienza immersiva di una comunità e quindi di una nuova autenticità, motiva la ricerca di itinerari meno battuti, a cui anche gli operatori possono rispondere attivamente promuovendo destinazioni più insolite e meno note, con la possibilità di creare benefici per le realtà locali a livello di indotto turistico”.