Il gruppo consiliare “Romagna Cervese” ha presentato un’interpellanza a risposta scritta riguardo il periodo di attività del servizio di salvataggio “ridotto” a Cervia.
Ecco il testo completo:
Nel febbraio scorso avevamo richiesto lumi circa il periodo di attività del servizio di salvataggio che, per la corrente stagione balneare, si concluderà nel pomeriggio di domenica 10 settembre 2023.
Dalla risposta pervenutaci dall’assessorato competente, apprendemmo amaramente e inspiegabilmente che, anche quest’anno, Cervia sarebbe probabilmente rimasta l’unica città “Cenerentola” sulla costa adriatica romagnola ad avere un servizio di salvamento “ridotto” rispetto alle concorrenti località (es. Cesenatico, Lidi Ravennati, ecc…ecc…) che concluderanno, invece, il servizio di salvataggio, nel week end successivo ovvero nel pomeriggio di domenica 17.09.2023.
Parrebbe altresì che la locale Cooperativa Bagnini, sia l’unica in tutta la riviera romagnola a richiedere, (a stagione in corso!), una documentazione medica per ogni singolo operatore di salvamento che, a suo onere, dovrebbe ottenere a proprie spese con un esborso di oltre € 60,00 (sessanta/00); quest’ultima situazione risulterebbe inspiegabile per diverse motivazioni poiché:
- non è mai stata richiesta codesta documentazione negli anni precedenti;
- nessuna cooperativa bagnini della regione E. Romagna lo ha mai preteso dai suoi dipendenti;
- appare singolare una richiesta del genere, soprattutto a stagione di salvamento in corso (riteniamo la sicurezza sui luoghi di lavoro essenziale, ma i requisiti di idoneità dei lavoratori, eventualmente, devono essere richiesti a maggio e non a fine luglio!).
Riteniamo che il Sindaco e la sua Giunta, di concerto con i Sindacati e la Regione debbano pretendere chiarimenti su queste anomalie, qualora corrispondessero a realtà; soprattutto perché una città come Cervia non può, tutti gli anni, avere un servizio di salvataggio presente solo fino alla seconda domenica di settembre, periodo a nostro parere troppo esiguo!
Alla luce di quanto sopra esposto chiediamo:
- corrisponde a verità che a stagione in corso i nostri bagnini di salvataggio (gli unici in tutta la costa adriatica!) abbiano dovuto recuperare e presentare una determinata documentazione medica da ottenere esclusivamente a proprie spese e non a carico del datore di lavoro?
- Perché anche quest’anno a Cervia la chiusura del servizio di salvamento non si è potuto protrarre fino al terzo week end di settembre come nelle altre città concorrenti romagnole?