In questa drammatica fase di emergenza, nelle ultime ore sta circolando una falsa notizia secondo la quale la Diga di Ridracoli “è stata aperta” e “arriverà un’onda di un metro e mezzo nei fiumi”.

“Non so da dove sia partita una fake news di questa portata, in una situazione già difficilissima – esordisce il presidente di Romagna Acque Tonino Bernabè -: ma non c’è assolutamente nulla di vero. La diga è da qualche giorno in situazione di sfioro, ma assolutamente controllata. Non aggiungiamo preoccupazioni a quanto già la popolazione romagnola sta già vivendo.

Per quanto riguarda invece la situazione idropotabile delle varie località, Romagna Acque garantisce il totale controllo della qualità della risorsa in termini di potabilità.

Dal punto di vista della consegna, è possibile che sia noi, per effetto di disagi e disservizi legati all’emergenza sugli impianti, sia il gestore del servizio idrico integrato, per quanto riguarda la distribuzione alle utenze, possiamo registrare situazioni localizzate in cui si presentino problemi di distribuzione: stiamo tutti lavorando alacremente per ridurre i disagi e riportare la situazione al livello di normalità, cercando di garantire al più presto la messa in sicurezza di eventuali anomalie”.

Ecco un punto capillare sulle situazioni di criticità legate all’aspetto della fornitura idropotabile.

Ravenna, impianto Standiana: per prevenire possibili allagamenti, sono state effettuate pannellature sugli ingressi dei locali sollevamento, filtri a carbone e cabine elettriche. E’ chiusa la strada di accesso all’impianto.

Rimini: Il Marecchia sta esondando nel parco. In caso di ulteriore salita dell’acqua, la parte interrata della Centrale Dario Campana potrà essere allagata, e stiamo disconnettendo per quanto possibile le macchine presenti nell’interrato. La Centrale è comunque a rischio fermo: nel caso, la produzione (80 l/s) verrebbe agevolmente compensata da altre fonti e da Acquedotto della Romagna.

Morciano: la Centrale Vasca Riunione è minacciata dall’esondazione del Conca. In caso di fermo mancherebbero 22 litri al secondo verso Morciano, compensabili dall’Acquedotto della Romagna.

Montescudo: l’acqua grezza in ingresso al potabilizzatore di Santa Maria del Piano, proveniente dalla galleria drenante sul Conca, ha mostrato da stamattina un repentino incremento di torbidità; sull’impianto sono impostati blocchi automatici per torbidità; è stata avvisata Hera ed in caso di blocco si potrà sostituire la risorsa sollevando dalla fascia costiera.

Verucchio: l’intera area del sito Zaganti è a rischio esondazione del Marecchia. Ora sono attivi nel sito lo spillamento dall’Acquedotto della Romagna ed il sollevamento alla centrale Erta dell’acqua che alimenta tutto il Comune; per una lavorazione in corso nell’ambito del cantiere del nuovo potabilizzatore (i cui lavori sono ora ovviamente interrotti), il sito è distaccato da Enel e per due giorni alimentato con gruppo elettrogeno. In caso di esondazione l’impianto è a rischio fermo, con conseguente mancanza di alimentazione idrica al territorio del Comune.

Savignano: a causa della rottura della rete di distribuzione di Hera, il serbatoio è vuoto. E’ in corso il ripristino della rottura da parte di Hera e il riempimento del serbatoio.

Forlì: il Pozzettone consegna di via Cerchia è allagato, ma la fornitura è ancora garantita. Manca la fornitura Enel agli impianti Diaz e Pandolfa, e in sede. C’è un allarme da Impianto Romiti (attualmente in condizionamento), molto probabilmente completamente allagato a causa dell’esondazione del Montone.

Rocca San Casciano: segnalata alta torbidità in ingresso all’Impianto Delizia. In accordo con Hera sono state ridotte le portate in uscita.

Modigliana: all’impianto di Campatello c’è alta torbidità in ingresso impianto. Il Torrente Tramazzo è esondato su una parte dell’impianto ed è stata spenta la produzione da remoto.

Premilcuore: alta torbidità nell’impianto e allagamento della galleria Fontanalda.

Tredozio: l’mpianto Prato presenta torbidità alta; è stata messa in scarico parte della portata di Scarzana.

San Mauro Pascoli: allagamento dei locali dell’impianto Pozzi Fontanelle a causa del rigurgito dei fossi nell’immissione sul torrente Uso. Per questo è stata fermata la produzione dell’impianto di Alberazzo (surrogata dall’Acquedotto della Romagna)