Romagna Acque – Società delle Fonti spa annuncia con dolore la prematura scomparsa del direttore generale Andrea Gambi, deceduto questa notte all’ospedale di Ravenna.
Ravennate, ingegnere civile, allievo del professor Piero Pozzati, da quasi trent’anni Gambi svolgeva attività manageriale, a partire dal settore delle costruzioni: entrato in ACMAR nel 1983, vi rimase fino al dicembre 2005 come direttore esecutivo, prima di passare all’ITER, dove fu direttore generale fino a metà 2012.
A luglio 2012 entrò a Romagna Acque, di cui è stato amministratore delegato fino al dicembre 2017; dal gennaio 2018, vincendo un concorso pubblico della stessa Romagna Acque, ne è diventato direttore generale, uscendo dunque dal Cda di cui era stato membro fin dal suo ingresso in azienda.
Anche in questi anni, Gambi aveva continuato l’attività costante di ricerca e approfondimento su diversi settori dell’ingegneria civile. Uno stimolo legato al suo grande dinamismo e alla curiosità personale, che ha peraltro improntato profondamente anche la crescita dell’azienda: grazie all’intensificarsi di collaborazioni con atenei e con centri di ricerca di prima grandezza, che hanno permesso a Romagna Acque di raggiungere un ruolo sempre più autorevole anche nel complesso dibattito nazionale sulla gestione della risorsa idropotabile.
Ne fanno fede le audizioni in Parlamento nell’ambito dell’iter legislativo della legge di riforma della materia, le numerose occasioni in cui Gambi era stato chiamato a relazionare a convegni di carattere nazionale e internazionale, la prestigiosa presenza – assieme al presidente Bernabè – al convegno mondiale dell’Associazione delle Grandi Dighe, in Cina, nel 2016, quando Romagna Acque fu premiata come esempio di integrazione virtuosa fra una diga e il territorio in cui sorge.
Andrea lascia la moglie, stimata insegnante in un liceo ravennate, e il figlio, giovane ingegnere. A loro va l’abbraccio del cda dell’Azienda, a nome dell’intera società.