“Il 24 Maggio, poco prima della seduta chiesta dall’opposizione per discutere degli aspetti relativi alla gestione politco-amministrativa e contrattuale dei lavori di costruzione del nuovo Palazzetto delle Arti e dello Sport, il dirigente del Servizio Edilizia Pubblica Ing. Luca Leonelli, firma una determina di recesso dal contratto con il Consorzio ReseArch per i lavori di realizzazione della copertura della piastra polivalente di Savarna.
Consorzio Research che ricordiamo, è stato oggetto il 12 aprile scorso di una informativa interdittiva antimafia emessa della Prefettura di Salerno, che ha determinato la sospensione delle attività di tutti i cantieri pubblici compresi quelli attivi con il Comune di Ravenna
Nella suddetta determina, il dirigente evidenzia che l’Agenzia Nazionale Anticorruzione con proprio parere del 21 maggio 2015 ha disposto che in presenza di un’informativa interdittiva antimafia, le stazioni appaltanti devono, di norma, procedere alla revoca dell’aggiudicazione o, se la stipula del contratto è già avvenuta, alla sua risoluzione in virtù di quanto disposto dal Codice delle Leggi Antimafia.
La risoluzione è contemplata in tutti i contratti d’appalto del Comune di Ravenna e quindi anche dal contratto per i lavoro di costruzione del nuovo ed agognato Palazzetto delle Arti e dello Sport.
Curioso però constatare come durante la seduta del Consiglio comunale del 24 Maggio, il sindaco Michele de Pascale e l’assessore ai lavori pubblici Federica Del Conte, affiancati anche dai tecnici del Comune tra i quali l’Ing. Leonaelli, abbiano addotto come unica motivazione, ripetuta sino allo sfinimento, l’impossibilità di recedere dal contratto di appalto con il Consorzio ReseArch, poiché non sussistono le condizioni per le quali tale procedura possa essere attivata. La Giunta, ha affermato di voler attendere il pronunciamento del collegio di giudici amministrativi che il prossimo 8 giugno dovranno esprimersi in merito alla richiesta di sospensiva avanzata dal Consorzio.
Insomma, nonostante i tecnici del Comune avessero firmato poche ore prima il recesso dal contratto con ReseArch per la piastra di Savarna, la Giunta Sindaco de Pascale in testa, ha speso ore di discussione in Consiglio respingendo ogni richiesta dell’opposizione di interrompere il rapporto con il Consorzio per il progetto del nuovo palazzetto, reputandola impraticabile anche dal punto di vista normativo.
E’ evidente che la determina firmata dal dirigente del Comune di Ravenna smentisce le argomentazioni addotte dal sindaco e dall’assessore e ci chiediamo perché questo diverso atteggiamento tra la piastra polivalente di Savarna e il progetto del nuovo palazzetto.
E ancora: perché tutte queste riserve da parte del Sindaco de Pascale nel non procedere alla risoluzione del contratto anche per i lavori nuovo Palazzetto delle Arti e dello Sport, già fermati e per ben 2 volte a causa di provvedimenti interdittivi antimafia?
Di certo c’è che il sindaco e l’assessore, così come gli uffici comunali coinvolti, sono venuti in Consiglio a sostenere una posizione ben sapendo che la stessa era già smentita dal documento emesso poche ore prima dagli stessi uffici comunali.
Evidenziando l’ennesimo episodio che testimonia come la Giunta de Pascale non agisca in base ad una precisa logica amministrativa proiettata al bene del nostro territorio, bensì in preda a decisioni istintive e spesso ingiustificabili, chiediamo alla luce della determina dirigenziale adottata per la risoluzione del contratto col Consorzio ReseArch per la copertura della piastra polivalente di Savarna, di procedere immediatamente anche con la risoluzione del contratto anche per i lavori di costruzione nuovo Palazzetto delle Arti e dello Sport.”