“Per tutto lo scorso mandato il gruppo Lega ha segnalato anno dopo anno, mareggiata dopo mareggiata l’urgenza di installare barriere fisse emerse e/o sommerse, a difesa delle zone di costa a rischio, la risposta della giunta è sempre stata una sonora presa in giro, mettendo in mezzo le università locali che avrebbero per regolamento dovuto produrre un progetto nel merito.
Nel frattempo, quasi ogni anno si è continuato a fare i famosi ripascimenti, le classiche dune di protezione che nelle zone a rischio ovvero quelle con poca spiaggia, alla prima mareggiata sono sempre state spazzate via, migliaia di tonnellate di sabbia periodicamente movimentate coi soldi dei cittadini ravennati, buttati a mare metodologicamente e coscientemente.
Dopo la truffa anche la beffa perché l’utilizzo irresponsabile di quelle dune, che non sono un opera inutile ma di incremento accessorio ad una situazione di accertata sicurezza, aprendosi come il burro ogni volta, lasciando scoperto alla furia delle onde tutto ciò che è al di dietro di esse, ha creato ingenti danni in tutti i settori ovvero ha eroso quindi accorciato ulteriormente le spiagge già corte, ha aperto all’ingressione marina, inondando e danneggiando pinete, facendogli quindi alzare il cuneo salino, ha invaso l’abitato rovinando strade, abitato e negozi, ha eroso di parecchi metri le nostre rare e amate dune naturali protette, ha distrutto svariate volte stabilimenti balneari, gli stessi che si sono visti negare progetti di opere di rinforzo autofinanziate, visto la latitanza costante della giunta in tutti questi anni.
Si chiede ad assessore e sindaco
Se dopo questo ennesimo disastro intendano far partire l’iter per il posizionamento di strutture fisse a difesa delle zone costiere a rischio.”