Mente leonardesca e un cuore colmo di sentimento e amore per l’umanità: il genio di Johann Sebastian Bach si svela in un mondo musicale vivissimo e un sistema compositivo unico, popolato di simbologie mistiche e religiose, numerismo cabalistico, strutture stratificate e iconografiche, catechismo cristiano e ars rhetorica. Martedì 21 giugno, alle 18 nel Chiostro del Museo Nazionale, Roberto Solci riflette su Il mistero di Bach, in un incontro interamente dedicato al compositore che Pier Paolo Pasolini definì “la musica in sé, la musica in assoluto”…nella consapevolezza che tanto la sapienza degli esecutori quanto la consapevolezza del pubblico si costruiscono attraverso un percorso affascinante che richiede l’analisi e l’interpretazione degli elementi in gioco in ogni partitura. L’appuntamento è a ingresso libero.
Il percorso bachiano di questa XXIII edizione di Ravenna Festival continua mercoledì 22 giugno con Accademia Bizantina, che Ottavio Dantone guiderà nell’esecuzione dell’Offerta musicale BWV 1079 a Sant’Apollinare Nuovo.
Roberto Solci è compositore, pianista e direttore d’orchestra. All’attività compositiva – per cui ha ricevuto svariati premi in concorsi nazionali e internazionali – accompagna quella di musicista e studioso, spaziando dalla musica antica a quella contemporanea. Per Ravenna Festival ha firmato e diretto anche l’opera lirica Don Chisciotte e il balletto Adieu à l’Italie con le coreografie di Micha van Hoecke e la partecipazione degli Swingle Singers. È pubblicato dagli editori Casa Ricordi di Milano e Ut Orpheus di Bologna. Nel 2016 è diventato noto anche al pubblico internazionale per essere stato il consulente di musica classica per Chiamami con il tuo nome di Luca Guadagnino, premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale, e aver curato la preparazione al pianoforte del protagonista TImothée Chalamet.