Da Cattolica a Comacchio le aree costiere dell’Emilia-Romagna si presentano con un aspetto completamente rinnovato. Una riqualificazione che ha tenuto conto in particolare alla fruibilità, all’abbattimento delle barriere architettoniche, all’eliminazione delle aree degradate, alla riduzione del traffico promuovendo la mobilità sostenibile. Anche la valorizzazione dell’ambiente, con aumento degli spazi verdi, è comune a tutti gli interventi realizzati grazie ai contributi previsti dalla legge regionale 20 in materia di riqualificazione del cosiddetto Distretto turistico balneare della costa emiliano-romagnola. È quanto emerso dalla clausola valutativa, lo strumento di controllo, da parte dell’Assemblea legislativa, dell’attuazione della legge e dei risultati ottenuti attraverso i progetti finanziati dalla Regione, presentata in commissione Politiche economiche presieduta da Manuela Rontini.
Il programma degli interventi è stato finanziato con un contributo regionale di 32,5 milioni di euro (a fronte di una spesa complessiva di 44,3 milioni) ed è nato con l’obiettivo di riqualificare e potenziare quello che viene definito come Distretto turistico balneare della costa emiliano-romagnola. Rispetto al bando emanato i Comuni sono stati 10: Rimini, Ravenna, Cervia, Bellaria Igea Marina, San Mauro, Comacchio, Cattolica, Misano, Cesenatico, Riccione.
Per effetto delle diverse crisi di questi ultimi anni, dal Covid all’aumento dei prezzi dei materiali, i lavori hanno ottenuto la concessione di una proroga generale al 31 dicembre 2023. Per tutti gli interventi, la finalità di sostenere l’innovazione del prodotto turistico risulta un elemento rilevante. Sono quattro i Comuni che hanno concluso i lavori: Riccione, Bellaria Igea Marina, Cattolica e Rimini. Tre hanno terminato il primo stralcio funzionale: Cervia, San Mauro e Misano. Tre stanno proseguendo: Comacchio, Ravenna e Cesenatico.