Venerdì 10 maggio, presso il Centro Sportivo Aquae Center di Porto Fuori, si è svolta la prima riunione cittadina indetta dal Comitato “Io dico no bretella” per pianificare le azioni da intraprendere per proseguire nella battaglia di opposizione al progetto dell’inutile bretella di Porto Fuori. La sala era gremita di cittadine e cittadini di tutte le età e di tutte le fazioni politiche. La rabbia e lo sdegno erano tante, da 20 anni i portofuoresi si sentono vittime delle decisioni antidemocratiche delle amministrazioni comunali.

I cittadini sono stufi di sentire inascoltata la loro voce per il no, le loro firme vanificate, stufi di accorgersi che gli espropri dei loro terreni vadano avanti senza atti amministrativi formali. Uniti da una causa comune le cittadine e i cittadini sono determinati ad andare avanti con tutti i mezzi per fermare la brutale opera di cementificazione di un’importante area verde del paese. Durante la riunione, commovente è stato il momento in cui è stata letta la comunicazione dell’ex assessore Enrico Liverani, il quale, nel settembre 2015, aveva ascoltato le voci dei residenti e aveva sospeso il progetto avviando una contrattazione coi soggetti interessati. Nel 2015 si parlava di “circuitazione”, oggi si parla di “bretella”, la politica è abile nel cambiare il linguaggio come già scriveva Orwell nella sua opera più famosa. Ma per le cittadine e i cittadini il significato è immutato: non vogliamo altro asfalto e cemento!

Chiediamo all’amministrazione comunale di onorare la memoria di questo giovane e lungimirante assessore del loro partito, riconsiderando tale decisione. I tempi stanno cambiando ed è necessario ripensare i piani urbanistici, che non si adattano più alle necessità del territorio, alla crisi climatica che stiamo affrontando e di cui abbiamo pagato le conseguenza solo un anno fa con l’alluvione. 

Il Comitato “io dico no bretella” farà presto risentire la propria voce.

“Alla luce del fatto che gli abitanti di Porto Fuori non reputano più utile l’intervento e dal momento che la norma ci consente di modificare il “come” sfruttare l’articolo 18, come già ribadito in Commissione, si propone di sospendere il progetto, di non procedere alla costruzione della circuitazione, e di avviare una contrattazione con i soggetti interessati affinchè si possa mantenere l’interesse pubblico e che non vi siano penali a carico dell’Amministrazione. Occorre far si che gli interessati privati possano realizzare l’urbanizzazione senza impattare con la costruzione di un’opera pubblica che non risponde né ai desideri né alle esigenze di sviluppo di un paese assai mutato nel tempo.”

La lettera dell’Assessore Enrico Liverani alla cittadina portofuorese Monica Maltoni del 15 settembre 2015.