Dal 25 settembre al 3 ottobre ritorna la tradizionale Settimana nazionale della bonifica e dell’irrigazione, promossa dall’ANBI – Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, con il patrocinio del Ministero della Transazione Ecologica. Obiettivo dell’iniziativa è quello di far conoscere il territorio e sensibilizzare tutti i cittadini, a partire dai più giovani, sull’importanza della sua manutenzione e salvaguardia anche dal punto di vista idrologico. Per tutto il periodo si svolgeranno moltissimi appuntamenti organizzati dai vari Consorzi di bonifica dislocati in tutta Italia. Per quanto riguarda il territorio lughese, faentino e imolese il Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale ha in programma numerose visite guidate: nel distretto di pianura alle opere irrigue e idrauliche (gli impianti di Solarolo, Castel Bolognese, Faenza, Imola, la cassa di espansione e l’impianto idrovoro di Alfonsine, la chiusa del fiume Senio fra Tebano e Castel Bolognese), mentre nel distretto montano agli invasi collinari di Casalfiumanese, Casola Valsenio, Brisighella e Faenza.
Le visite guidate, gestite nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione del Covid-19, devono essere preventivamente prenotate: per quelle del distretto di pianura al tel. 0545 909511 consorzio@romagnaoccidentale.it, per quelle del distretto montano al tel. 0546 21372 d.montano@romagnaoccidentale.it.
Ad aprire la Settimana della bonifica nella Bassa Romagna, inoltre, sabato 25 settembre, dalle ore 10 alle ore 12 è in programma un appuntamento ad hoc: la visita guidata ai bacini di Massa Lombarda, tra canneti, uccelli e specchi d’acqua alla scoperta degli ambienti umidi. A cura della Fondazione Villa Ghigi. Prenotazioni al tel. 0545 985890 urp@comune.massalombarda.ra.it.
Tutti gli appuntamenti sono gratuiti.
Il Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale opera in un comprensorio di oltre 2.000 km quadrati (con una rete canali di 962 km), tra i fiumi Sillaro a ovest, Lamone a est, Reno a nord e il crinale appenninico tosco-romagnolo a sud. Cinque le province coinvolte: Ravenna, in prevalenza; Bologna, nell’area imolese; Forlì-Cesena, nell’area collinare di Modigliana e Tredozio; Ferrara, al confine nord-ovest del comprensorio; Firenze, nel versante adriatico della Regione Toscana che comprende i centri abitati di Firenzuola, Palazzuolo e Marradi. 35 i comuni che fanno parte del comprensorio. Il Consorzio, che ha sedi a Lugo, Faenza, Imola e Firenzuola, è articolato in due distretti: pianura e montano.