Solo briciole. Così le comunità di Savarna, Grattacoppa, Convetello e Torri hanno giudicato i ristori stabiliti dall’amministrazione comunale per la prolungata chiusura del ponte sul Lamone. La rabbia dei residenti delle comunità danneggiate è esplosa in consiglio comunale. Al sindaco de Pascale non è stato concesso parlare, dopo un iniziale confronto. La seduta del consiglio è stata sospesa. Per la prima volta è andato in scena un confronto diretto fra la giunta e i cittadini. Un confronto, un tentativo di spiegare la situazione, giudicato dai cittadini tardivo. Ad oggi i lavori dovrebbero finire entro la fine dell’anno (50 i giorni lavorativi necessari), ma un vero cronoprogramma ancora non c’è. Dopo il 31 dicembre il Comune potrebbe anche revocare l’appalto alla ditta incaricata, ma i tempi per la realizzazione dell’infrastruttura si allungherebbero ulteriormente. Durante quel poco di dibattito comunale andato in scena prima della sospensione della seduta, dall’opposizione è arrivata poi un’altra accusa: il progetto redatto dagli uffici comunali per il ponte era sbagliato. Un errore, secondo la minoranza, che insieme al prolungarsi delle varie procedure burocratiche e alla crisi internazionale ha contribuito alla situazione odierna.