Ormai è scontro fra Agricat e associazioni di agricoltori per i ristori dell’alluvione. Coldiretti, Cia e Confagricoltura Emilia-Romagna in questi giorni hanno diffuso alla stampa le notizie dei mancati ristori giunti alle aziende agricole sommerse dall’acqua dei fiumi nel maggio dello scorso anno. Fra i casi più eclatanti citati, la famiglia Mordini a Riolo Terme, con poco meno di 14 euro di ristori a fronte di 30 mila euro di danni, l’azienda Scania, a Casola Valsenio, con 181 euro a fronte di 50 mila euro di danni e Fabrizio Galavotti a Ravenna, uno degli imprenditori che si lasciò inondare i campi per evitare che l’acqua raggiungesse la città. 450 mila euro di danni, ma ristorati 130 mila euro.