Collocata tra l’abitato di Marina Romea e lo specchio acqueo della pialassa Baiona, la pineta Miserocchi sarà oggetto dai prossimi giorni di un intervento di riqualificazione, a cura del servizio Tutela ambiente e territorio del Comune di Ravenna, del valore complessivo di quasi 51mila euro. L’obiettivo è quello di riqualificare nel suo complesso l’area boscata della pineta, mediante l’integrazione di interventi di gestione forestale, il ripristino degli habitat costieri e la rimozione dei detrattori ambientali. Gli interventi selvicolturali previsti inoltre integrano il ruolo di protezione idrogeologica e valorizzazione del bosco, in termini di ordine ecologico e fruitivo, in modo che l’ecosistema possa essere valorizzato anche in funzione della promozione di un turismo naturalistico. Durante i lavori sarà assicurato il presidio da parte del corpo di vigilanza comunale assegnato alle zone naturali.
La pineta Miserocchi, di proprietà comunale, fa parte del Parco regionale del Delta del Po e della Rete Natura 2000. Si tratta di un mosaico di ambienti prativi e alberati percorso da un itinerario che parte da Cà Quattrocchi. Per la bellezza del paesaggio è molto apprezzata da famiglie in vacanza, escursionisti e birdwatcher. È infatti possibile passeggiare con la stessa comodità che solitamente si vive in un parco urbano, ma a stretto contatto con la naturalità dei luoghi.
L’azione di conservazione della natura che sta per prendere avvio è inserita nel più ampio programma di riqualificazione delle aree protette di proprietà comunale avviato dal settore “Zone naturali” del servizio Tutela ambiente e territorio del Comune di Ravenna, in collaborazione con il Parco del Delta del Po. L’applicazione delle misure di conservazione rientra nelle responsabilità che l’Unione europea assegna agli enti gestori al fine di proteggere habitat e specie di interesse comunitario dai processi che ne cambierebbero le caratteristiche peculiari.
Tra questi, una minaccia costante è rappresentata dall’invasione di specie estranee all’habitat oggetto di tutela. La pineta Miserocchi è sorta negli anni ‘70 come impianto artificiale di pino marittimo e oggi sta vivendo un rinnovamento naturale in parte di pino marittimo ma soprattutto di leccio. Purtroppo sono in atto importanti infiltrazioni di robinie e altre specie esotiche che rischiano di compromettere gli sforzi di conservazione dei tre habitat di interesse comunitario presenti (di cui due prioritari): le praterie mediterranee su suoli sabbiosi, le dune grigie a vegetazione erbacea e le foreste dunari. Con l’occasione verranno rinnovate le panchine e rimossi i detrattori ambientali presenti, e verrà svolto un diradamento selettivo, attività necessaria per salvaguardare la diversità strutturale e biologica. In sostituzione delle piante rimosse verranno piantumate specie arboree autoctone e create macchie arbustive a completamento della composizione tipica dell’habitat senza modificare in alcun modo l’uso del suolo. L’intervento consentirà di ottenere un duplice obiettivo: garantire la conservazione naturalistica del sito anche in proiezione futura ed elevare la qualità della fruizione turistica.
Il diradamento selettivo è un intervento selvicolturale indispensabile nei boschi di impianto artificiale, per diradare gli alberi messi a dimora dopo un certo tempo dall’impianto. Al momento della prima forestazione, infatti, le piante vengono sempre posizionate molto più fitte rispetto al risultato che si desidera ottenere alla maturità, per far fronte al possibile mancato attecchimento. Con il diradamento selettivo si procede quindi a riportare la foresta alla naturale densità, rimuovendo le piante in eccesso. Nel caso della pineta Miserocchi, data la vicinanza con i giardini delle case, sono “entrate” nell’ambiente naturale molte specie esotiche che interagiscono negativamente con gli habitat del litorale, entrando in competizione con le essenze da tutelare. Questo è il motivo per cui, oltre all’ordinario diradamento dell’impianto, è necessario nella pineta Miserocchi anche un intervento di selezione di tali piante che possa aumentare la naturalità del bosco, ridare spazio agli habitat di interesse comunitario e migliorare l’aspetto paesaggistico.