Il Comune di Ravenna ha recentemente ultimato un intervento di riqualificazione dei sistemi di illuminazione della zona monumentale che comprende via Fiandrini, piazzetta dell’Esarcato, via San Vitale, via Galla Placidia e il complesso di San Vitale. cuore del sito “I monumenti paleocristiani di Ravenna”, riconosciuto nel 1996 dall’Unesco Patrimonio mondiale dell’umanità.
La progettazione e la realizzazione dell’intervento, orientate alla sostenibilità e all’uso responsabile dell’energia, hanno comportato un investimento di circa 100mila euro lungo sei mesi di lavoro, in cui attraverso prove specifiche in situ sono state individuate le tecnologie site specific.
I lavori sono stati realizzati da CPL Concordia, che ha dimostrato grande sensibilità ai valori culturali di quell’unicum che è Ravenna, dove antiche e preziose testimonianze di una storia illustre coesistono con aree di grande modernità.
In particolare il ripensamento dell’illuminazione di una zona così complessa del tessuto storico della città ha comportato estrema attenzione alla temperatura cromatica, alla precisione e contestualizzazione dei fasci di luce, al rapporto tra la maestosità dell’estetica tardoantica e lo sviluppo urbano di contesto. Grazie a questo si è ottenuto che il cromatismo e la resa materica delle parti murarie e l’armonia dei volumi possano essere percepiti attraverso l’interazione con lo spazio del sito e più diffusamente con il contesto di un sistema di rapporti di luce e spazi, di aggetti e pause, di chiaroscuri e tessiture materiche. L’aspetto davvero prezioso di tale intervento sta nell’essere una sorta di dialogo condotto attraverso la luce su elementi architettonici contenitori di sfolgoranti mosaici.
La luce è materia musiva, come recita il distico latino della Cappella di Sant’Andrea, Aut lux hic nata est aut capta hic libera regnat (O la luce è nata qui o, qui imprigionata, regna libera), ed è dunque di grande importanza la creazione di un percorso di lettura volto a dare prossimità ad un vero e proprio sistema percettivo dei contenuti storico-artistici, senza mai tralasciare, anzi rispettando al massimo grado, le esigenze funzionali.
Le azioni di promozione e valorizzazione dei monumenti Unesco di Ravenna sono frutto di un accordo, previsto dalla legge di valorizzazione dei siti Unesco (L.77/06), tra l’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Ravenna e la Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna che insieme al Comune, a cui spetta il coordinamento, condividono azioni per diffondere sempre più la conoscenza dei beni patrimonio dell’umanità e del territorio ad essi collegato.