“Da quando il presidente del Consiglio ha annunciato il possibile calendario delle riaperture, il 16 aprile, non passa giorno che i nostri abbonati e tesserati chiedano informazioni sulla riapertura delle palestre, teoricamente in programma per martedì 1 giugno, e sull’avvio dei centri estivi” comunica la Uisp di Faenza e Imola
“Il primo problema, però, è che al momento attuale nessun decreto ha tuttora indicato nero su bianco la data del 1° giugno come effettiva. Se ne è parlato, ma non c’è ancora nessun riscontro concreto.
Il secondo problema è stato già anticipato sia dall’assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini che dal presidente Stefano Bonaccini: l’indice Rt della nostra regione è salito ancora una volta, portandosi a 0,92 venerdì scorso, e l’Emilia-Romagna corre il rischio di tornare in zona arancione dalla prossima settimana” evidenzia la Uisp.
Intervistato dalla trasmissione radiofonica L’Italia s’è desta, questa mattina, il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta ha ribadito: «Le Regioni dicono che bisogna modificare i parametri per il sistema a colori. Se ci devono essere delle modifiche devono essere fatte in tempi rapidi, altrimenti molte regioni finiranno in zona arancione. Se il Governo dice che le riaperture sono irreversibili a questo deve corrispondere un cambiamento di questi parametri».
“A fronte di questa incertezza a livello nazionale, quali informazioni utili potremo mai dare ai nostri abbonati e tesserati?” si chiede la Uisp
“Come potremo mai organizzare il lavoro dei nostri dipendenti e collaboratori sportivi?
Come potremo mai concordare con i Comuni e le altre società tutti quegli interventi necessari per la riapertura delle palestre in completa sicurezza in tempi utili, o le attività da proporre ai bambini e ai ragazzi?
Insomma, chi è in grado di darci quelle le informazioni “sicure” (cit.) di cui abbiamo bisogno noi gestori e società per primi?”