“A rischio d’apparire monotoni, torniamo ancora una volta su un argomento che crea non pochi problemi: la rinuncia di proprietà di cani molossoidi o comunque di difficile gestione.
Non accenna a diminuire il fenomeno delle richieste di rinuncia di proprietà di cani, da parte di persone che hanno preso con sé degli animali senza conoscerne e valutarne l’indole e che di conseguenza si trovano in difficoltà.
Le cause alla base di questo fenomeno sono variegate: separazioni, trasferimento per cause di lavoro, costi, mancata educazione e così via. Comunque tutte queste problematiche si possono accumunare nel fatto che non pochi detentori di cani agiscono con estrema superficialità.
Taluni si mettono in casa dei cani che necessitano di una profonda conoscenza e di una salda capacità gestionale.
Per risolvere la situazione viene così individuata quale unica risposta, la rinuncia di proprietà, facendo spalancare quindi le porte del canile.
Orbene tutta questa casistica conduce ad un fatto, ovvero che il canile si riempie sempre di più di cani di grossa taglia, non di rado aggressivi e difficili da gestire.
Un problema collaterale è così costituito anche dal fatto che le suddette tipologie necessitano di un box singolo, dato che non possono essere messe a diretto contatto tra loro e questo lede una delle fondamentali caratteristiche del cane il quale è un animale sociale.
Da parte nostra consigliamo i detentori di cani, all’atto dell’adozione di contattare un educatore cinofilo o un centro cinofilo specializzato e questo per educarlo fin dall’inizio.
Ci preme far sapere che i cani che non si è saputi educare e quindi di difficile gestione, anche se ricoverati in un canile saranno le vittime di una condotta superficiale e sconsiderata da parte di chi, spesso con supponenza, li ha voluti ospitare in casa propria.
In particolare i cani di grossa taglia, non più cuccioli, con molta difficoltà potranno essere dati in adozione a persone che si recano al canile in quanto, per il loro pregresso, nonostante siano affidati anche a un educatore, resteranno sempre problematici.”