Rintracciato nel faentino lo spacciatore accusato di aver ceduto la dose di cocaina rivelatasi letale per un ragazzo di Forlì di 25 anni. L’uomo è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Forlì, con l’accusa “di detenzione illegale ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e morte come conseguenza di altro delitto”
L’arrestato è un 31enne, di origini magrebine, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici e per clandestinità.
Il giovane ragazzo a cui lo spacciatore ha ceduto la droga è morto il 4 marzo scorso nei bagni del parco della Resistenza, a pochi passi dal centro di Forlì. Accanto al corpo senza vita era stata trovata una siringa semivuota. I primi accertamenti medico legali avevano indirizzato fin da subito gli inquirenti: il decesso era verosimilmente collegato ad un’overdose da cocaina. I Carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Filippo Santangelo, hanno quindi ricostruito le ultime ore di vita della vittima, arrivando così ad individuare lo spacciatore che gli ha ceduto la dose.
Il 3 marzo, giorno precedente al decesso, il 25enne si era più volte recato a Faenza, dove, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, era solito acquistare dal magrebino la cocaina. La droga veniva pagata col baratto di un pc ed alcuni smartphone rubati. Elementi alla mani, il 27 aprile scorso il giudice per le indagini preliminari, Giorgio Di Giorgio, ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’extracomunitario. L’arresto è avvenuto il 29 aprile scorso dopo un’articolata attività di ricerca nel Faentino. Dopo l’interrogatorio, lo spacciatore è stato associato in carcere.