30/03/2017 – L’annuncio dello scioglimento della Fondazione Palio di Faenza che avrebbe dovuto rivelare dal Comune l’organizzazione della giostra medievale e delle altre gare, oltre ovviamente a tutte le incombenze amministrative, ha dato il via ad una serie di critiche da parte dell’opposizione nei confronti dell’Amministrazione Comunale. Dopo la Lega Nord, è il turno di Rinnovare Faenza, rappresentata in consiglio comunale da Tiziano Cericola, giudicare negativamente l’operato di questi ultimi anni: “Martedì 27/3, su mia esplicita richiesta, appoggiata anche dai gruppi Lega, M5S e Altra Faenza, si è tenuta una riunione della Commissione Consiliare 4 per discutere del Palio, del Centro Civico Rionale e dello stadio B. Neri. La tanto attesa Fondazione per la gestione del Palio è miseramente fallita dopo due anni di riunioni e discussioni a vuoto, per il semplice fatto che il Sindaco era partito nel 2015 “lancia in resta” considerando solo la parte burocratica (cioè le scartoffie) senza considerare i problemi veri della giostra del Palio, legati principalmente (non solo) alle carenze dello stadio e alle connesse responsabilità, che non possono essere addossate ad un privato. Ho inoltre sollevato il problema del vincolo “a vita” dei cavalieri, che ha portato vari Rioni a dover assumere cavalieri “esterni” per il Palio 2018: questo vincolo, a mio parere, va riportato entro limiti ragionevoli (due/tre anni), anche perché i cavalieri che si staccano dal Palio di Faenza si trascinano via anche alcuni giovani che frequentano le stalle rionali, con un pericoloso effetto “a catena”. Ho altresì fatto rilevare una criticità nella commissione sanitaria, in cui siede un membro che è attualmente indagato per maltrattamenti agli animali, avvenuta in un’altra giostra storica, per cui ritenevo opportuna la sua sostituzione, quanto meno temporanea, con altro membro: il Sindaco ha detto che non intende accettare questa proposta. Il vero problema del “sistema Palio” sta comunque nella gestione e nello sviluppo del Centro Civico Rionale e dello stadio B. Neri, affidati entrambi alla cooperativa dei Manfredi, espressione dei Rioni. Il Comune eroga alla cooperativa € 151.423= annuali per la gestione dello stadio, in larga parte utilizzato per coprire i debiti lasciati dal Sindaco Casadio e dal precedente gestore, mentre la gestione del Centro Civico rientra nel contributo annuale di € 106.000= che il Comune eroga ai vari Rioni. Entrambi gli impianti hanno bisogno di ingenti investimenti per metterli in grado di ospitare un maneggio aperto al pubblico e, per lo stadio, eventi importanti (come concerti e altro). E’ evidente che la creazione di un maneggio aperto al pubblico sarebbe un importante servizio per i faentini, specie per i giovani, e potrebbe fungere da vivaio per i futuri cavalieri rionali; la possibilità di usare lo stadio per spettacoli e altre manifestazioni pubbliche sarebbe un’opportunità di lavoro e di reddito e darebbe maggiore stimoli a tutta la città. Questi progetti restano però solo dei sogni in assenza di una precisa volontà politica del Sindaco, che li consideri strategici per lo sviluppo di tutta la nostra comunità e non solo dei Rioni e del Palio, attivandosi per trovare contributi e finanziamenti presso la Regione, il CONI e l’Unione Europea. In sintesi i Rioni con il volontariato di tanti rionali, il Palio, la cooperativa dei Manfredi sono una grande potenzialità per tutta Faenza, sia sociale che economica, ma sono tenuti “repressi” dalla cronica mancanza di visione strategica del nostro Sindaco e del PD. Sono comunque sicuro che dal 2020 in avanti la nuova amministrazione della città, che dopo il voto del 4 marzo possiamo dire con sicurezza che non sarà più a guida PD, darà l’avvio ai progetti sopra citati con un importante lavoro di condivisione con i Rioni, con la loro cooperativa e con le altre realtà sociali e imprenditoriali faentine. Per quanto mi riguarda non si tratta di un semplice auspicio, ma di un impegno preciso”.