Sono state 341 le persone che si sono sottoposte alle tre giornate di screening gratuiti per la prevenzione dell’Ictus cerebrale organizzati da A.L.I.Ce. Odv e Ausl Romagna nel mese di aprile. Nel corso degli appuntamenti (a San Pietro in Vincoli, Marina di Ravenna e Cervia) circa 40 persone hanno poi avuto un colloquio con i neurologi presenti che hanno prescritto ulteriori approfondimenti diagnostici, in particolare accertamenti cardiologici ed ecodoppler carotidei: una scelta dettata dal fatto che in questi pazienti coesistevano più di un fattore di rischio. Dai 341 screening è emersa la presenza di glicemia elevata nel 15% dei controlli, pressione arteriosa elevata nel 10% e circa il 30% di valori di colesterolo oltre la norma. Questi sono alcuni dei fattori che, se combinati, portano a consigliare di fare approfondimenti per prevenire l’ictus cerebrale.
Questo il commento di Daniela Toschi, presidente di A.L.I.Ce. Ravenna Odv: “Poiché lo screening è stato aperto a qualsiasi persona che vi abbia aderito spontaneamente, senza criteri di esclusione, dai dati rilevati e dalle criticità emerse risulta evidente l’importanza che entri nella cultura corrente la pratica di fare prevenzione, adottando corretti stili di vita e svolgendo periodicamente alcuni accertamenti per intervenire prontamente in caso si rilevino parametri fuori norma. La nostra associazione, A.L.I.Ce. Ravenna Odv, interviene nel post ictus con attività di tipo socio-assistenziali e riabilitative, ma si dedica anche alla prevenzione dell’ictus cerebrali con giornate come queste dedicate a screening specifici”.
Molto soddisfatta anche l’Ausl Romagna. La direttrice di distretto sociosanitario Roberta Mazzoni dichiara: “Siamo particolarmente grati ad A.L.I.Ce. per questa attività. In queste tre giornate si è portato avanti un percorso che ci permette, nell’ambito della lotta all’ictus, di promuovere stili di vita adeguati e sensibilizzare la popolazione anche nella direzione di una corretta alimentazione e di un corretto sviluppo dell’attività motoria. Questo tipo di iniziative rientra pienamente nella filosofia della rete delle Case delle Comunità che stiamo sviluppando e permette ai cittadini di entrare in contatto con i medici della nostra Neurologia per una corretta prevenzione dell’ictus cerebrale”.