“Le cosiddette “Ottimizzazioni progettuali” del rigassificatore di Ravenna, presentate a fine settembre dalla SNAM, sono passate sotto silenzio nella nostra città, che pure è la principale interessata. A parte la correzione di errori, compresi parzialmente quelli contestati in campo locale dall’ing. Riccardo Merendi, contengono infatti modifiche rilevanti su un’opera già in fase avanzata di esecuzione”.

A farlo notare è Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna in consiglio comunale. Sono 4 gli aspetti sui quali il consigliere di opposizione vuol far soffermare l’attenzione:

1. “è stato richiesto a Ravenna di prendere in esame progetti alternativi di collocazione della nave rigassificatrice più rassicuranti, ad esempio a Casal Borsetti, distante 20 chilometri dalla spiaggia e con un mare profondo 25 metri. È stato risposto, in sede sia tecnica che politica, come la soluzione scelta, a 8,5 chilometri dalla costa e a bassi fondali, fosse di più rapida attuazione rispetto agli altri rigassificatori confrontabili. Tra le suddette “ottimizzazioni”, c’è però la durata dei lavori, che aumenterà dai 27 mesi previsti a 48, escluso peraltro il tempo di smobilizzo del cantiere. Il progetto di Vado Ligure, dove si intende trasferire la nave rigassificatrice Golar Tundra al termine dei soli tre anni di permanenza a Piombino, prevede invece che l’impianto entri in servizio dopo 42 mesi, sei mesi di meno, anche se là, bastando sei ancore per ormeggiarla al meglio, non serve costruirle una diga di protezione, di cui invece necessita la nostra BW Singapore.

2. Nel progetto ravennate in corso, la costruzione della diga era infatti compresa nei lavori di “adeguamento della struttura esistente”, da concludere prima dell’entrata in funzione del rigassificatore. Ora, grazie ad un’altra “ottimizzazione progettuale”, sarà portata a termine 20 mesi dopo. Di conseguenza, in caso di “condizioni meteo-marine avverse”, la nave sarà “disormeggiata e posta in condizioni di sicurezza”. Viene dunque cestinata la condizione fondamentale del progetto: massima celerità del compimento, il “più rapido che potevamo realizzare”, dissero pubblicamente alla nostra città due alte personalità, rispettivamente della SNAM e del Comune di Ravenna, l’11 e il 14 ottobre 2022.

3. “Il progetto presentato da Snam al Commissario prevede che la nave sia collocata […] in corrispondenza della piattaforma offshore esistente di Petra, Gruppo PIR, che sarà opportunamente adeguata e ammodernata” (scrisse il commissario Bonaccini il 9 agosto 2022), anziché, in quanto dismessa da almeno un decennio, essere rimossa. Già pesano molto i lavori per adattarla alle esigenze di ormeggio della BW Singapore e per costruire il gasdotto in mare a cui agganciarla, essendo inutilizzabili le tubazioni con cui le navi petroliere scaricavano a terra il loro prodotto. Le “ottimizzazioni” aggiungono però queste altre opere: variazione e spostamento della diga di protezione, maggiore dragaggio per approfondire ulteriormente il troppo basso fondale e, addirittura, una modifica della struttura portante delle piattaforma stessa. Aver dubitato, unico voto di astensione fuori del coro in Consiglio comunale, che la scelta di radicare lì la BW Singapore fosse la più indicata, è stato un delitto di lesa maestà o una piccola assunzione di responsabilità? E soprattutto: perché tutta questa roba viene fuori solo adesso? Imprevidenza o reticenza?

4. L’ultima domanda riguarda invece la nave. Il punto 4 delle “ottimizzazioni” le aggiunge uno scambiatore di calore per riscaldare l’acqua del mare d’inverno. Snam si accorge solo ora che potrebbe essere troppo fredda?”