“Ormai è un dato di fatto tra assenze in Consiglio Comunale e presenza ossessiva online è chiaro il Sindaco di Lugo Ranalli sta scappando dai lughesi. Siamo l’unico comune della provincia di Ravenna che non ha organizzato un incontro pubblico per parlare dell’alluvione, dei lavori e dei rimborsi. Evidentemente la Giunta e il Sindaco hanno paura di affrontare i cittadini, persino la Sindaca Pula a Conselice ha incontrato la cittadinanza nonostante le carenze dimostrate.
Il livello bassissimo ormai della classe dirigente lughese del PD e in generale di chi amministra la città si vede dalla modalità con la quale si convoca, come iniziativa di partito e non comunale attenzione, un incontro “con i cittadini” per parlare dei ristori con un misera locandina pubblicata su Facebook, pagina che conta ben 283 like, e nemmeno condivisa da chi l’ha pubblicata il tutto fatto per far passare in anonimato l’incontro!
Per evitare quindi che i cittadini potessero intervenire, fare domande, così a questo “incontro pubblico” parteciperanno solo i pochi intimi tesserati del PD fan del sindaco. Il capolavoro è nelle date: l’incontro è per domani 25/07/2023, ma è stato pubblicato oggi 24/07/2023 nel primo pomeriggio. Questa e’ vigliaccheria. Ranalli si è chiuso nel Bunker, è l’emblema della fine di un epoca, il partito che ha governato per 70 anni finisce col nascondersi.
Era ormai evidente che l’amministrazione stava tirando a campare in attesa delle elezioni di primavera del 2024: dopo le grandi feste per l’inaugurazione, ad ottobre 2022, dell’isola pedonale che già esisteva da anni, si è deciso di rimandare tutto al 2024 (alla prossima amministrazione?) un fallimento comunicativo già affrontato in un nostro post (https://www.facebook.com/RifondazioneLugo/posts/pfbid0Y7ESj2zNZ7sSj43iagtECJaBb2XL414KctDrcTUFso7ZCpB97FLQq5jtCeYQg13dl ) poi l’aumento della TARI senza neanche farsi vedere in Consiglio Comunale e infine le sue interviste online, ignorate anche dai familiari, dove lui fa le domande al tecnico per le questioni burocratiche post alluvione, senza dibattito pubblico dei cittadini.
Una fuga in piena regola, che tristezza.”