Con il comunicato di pochi giorni fa Legambiente di Ravenna ha riproposto in modo serio il tema delle prospettive future per la gestione dei rifiuti nel ravennate e in Emilia-Romagna,
“Noi di Art. 1 MDP consideriamo opportuna, importante e urgente questa riflessione. Non tanto in relazione al completamento, con il “decimo settore” dell’ attuale comparto della discarica di Ravenna di via Romea Nord, quantitativamente già previsto dal Piano Regionale dei Rifiuti e per il quale auspichiamo che la procedura di VIA, in fase conclusiva, introduca ulteriori elementi di garanzia e di miglioramento ambientale per l’intero comparto che si sta avviando alla chiusura.
Ma certamente in relazione alle modalità future con cui ci si appresta anche a Ravenna a gestire un settore delicato come quello dei rifiuti sia urbani che speciali ( che sono molti di più degli urbani ).
La scelta dell’ economia circolare è una scelta obbligata.
Per l’ ambiente.
Per le prospettive di lavoro e di ricerca che questa potenzialmente offre.
Ma anche perchè obiettivamente è sempre più difficile individuare luoghi idonei per discariche e inceneritori anche quando rispettano le normative ambientali come in Emilia-Romagna. Dunque è fondamentale la strategia europea di ridurre i rifiuti, limitare e poi eliminare la logica dell’uso e getta, ridurre l’uso delle plastiche non biodegradabili e dei materiali che producono rifiuti pericolosi, favorire riuso e riciclo di materia, aprire sul serio mercati in Italia e in Europa per le materie seconde in sostituzione di materie prime che non sono infinite e la cui estrazione costa tanta energia.
E per far questo bisogna partire per i rifiuti urbani come per quelli speciali da una ulteriore crescita della raccolta differenziata per conseguire almeno l’obiettivo del 70% prima del termine del mandato amministrativo.
Allargare la raccolta porta a porta, educare i cittadini ovunque dalle scuole ai quartieri, prevedere una tariffa puntuale che premi chi pratica con diligenza e impegno la raccolta differenziata e penalizzi l’indifferenziata e sopratutto gli scarichi abusivi e il getto di rifiuti ovviamente non consentito.
Noi intendiamo su questo aprire un dibattito serio e organico in Consiglio Comunale perchè mentre si gestisce correttamente l’esistente, si giunga a soluzioni innovative per l’immediato futuro che coinvolgano le imprese e il mondo dell’università e della ricerca.
Per richiamare l’ attenzione di tutti su questi temi nei prossimi mesi cercheremo di dare anche il nostro piccolissimo contributo di cittadini, unitamente a tanti altri volontari e alle associazioni ambientaliste, con campagne di raccolta rifiuti in luoghi simbolicamente importanti per la nostra città: le spiagge, le pinete, i quartieri periferici, i parchi urbani”.