Tassa rifiuti ridotta per gli agriturismi del Ravennate e dell’intera regione. Il provvedimento, fondamentale per sostenere la multifunzionalità delle imprese e incentivare l’agriturismo in un momento di crescita delle presenze negli agriturismi della collina e pianura ravennate (+1,2% nei primi 8 mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2017), è stato assunto dalla Regione Emilia Romagna su specifica richiesta di Coldiretti. La tassa rifiuti viene ridotta e calmierata tenendo conto delle peculiarità dell’attività agrituristica che non si svolge tutti i giorni per tutto l’anno e non produce rifiuti in tutti i locali aziendali, ma ha una minor produzione di scarti grazie alla filiera corta in quanto gli alimenti sono prodotti direttamente in azienda, quindi senza confezioni da smaltire.
Il provvedimento, tra l’altro, prevede un calo della tassa anche per quanto riguarda le aziende agricole in generale, esonerando le serre non aperte al pubblico. Gli agriturismi, invece, vengono parificati ai chioschi stagionali perché diversi dalle abitazioni e adibiti ad uso stagionale e non continuativo, ma ricorrente.
“Si tratta – commenta Stefano Gardi, Presidente di Terranostra Ravenna e da pochi giorni anche consigliere regionale dell’associazione agrituristica – di un intervento che per le nostre imprese significa risparmiare migliaia di euro di tasse ogni anno (le tasse sui rifiuti secondo stime Coldiretti incidono dal 2 al 5 per cento dei costi dell’agriturismo), liberando risorse per gli investimenti e l’occupazione, favorendo l’ampliamento delle offerte aziendali e migliorando i servizi a disposizione degli utenti”. In provincia di Ravenna, secondo i dati Istat al 31/12/2017 operano 117 agriturismi autorizzati (+0,9 rispetto al 2016).
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