“Elena Ugolini sull’alluvione ha utilizzato le stesse identiche parole di Bignami e Fratelli d’Italia in questi ultimi 12 mesi. Non ha cambiato nemmeno la punteggiatura. Da oltre un anno mi batto come sindaco e presidente della Provincia di Ravenna con tutta la mia forza su indennizzi e ricostruzione insieme ai miei colleghi di tutta la Romagna” così Michele de Pascale, candidato del centrosinistra per la Regione Emilia-Romagna, critica duramente la propria avversaria politica, Elena Ugolini, sostenuta dal centrodestra.

“Siamo stati perfetti? Ovviamente no, ma credo sia oggettivamente riconosciuto dalla maggioranza dei romagnoli ai loro sindaci, di aver sempre dato il massimo” confida de Pascale.

Elena Ugolini ha così criticato il centrosinistra in queste ore: “De Pascale ha speso solo l’1,5% dei fondi che il governo aveva previsto per il comune di Ravenna. Bonaccini e Schlein, tra il 2021 e il 2022, hanno riconsegnato a Roma oltre 55 milioni dei 70 milioni di euro previsti per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua”. La candidata del centrodestra ha poi anticipato alcune proposte per la messa in sicurezza del territorio: “Valorizzazione di chi si prende cura del territorio, in primis gli agricoltori; manutenzione degli argini; realizzazione delle casse d’espansione; allargamento delle aste fluviali; riforestazione dei boschi; incentivi per le coltivazioni nelle aree ormai abbandonate”.

“I dati ripetuti da Ugolini e scritti da Fratelli d’Italia sono quelli relativi alle opere definitive di ricostruzione sulla rete stradale, assegnate alla fine dello scorso anno e per le quali a tempo di record sono state concluse o sono in via di conclusione le attività di progettazione e si sta procedendo alle gare di appalto” la risposta di de Pascale. “30 milioni di lavori per la provincia di Ravenna che andranno a terra rendendo la viabilità di collina più sicura di com’era prima dell’alluvione, nei tempi più brevi consentiti dalle norme. Parallelamente a questo si sta facendo la rendicontazione a Figliuolo, tutto sta procedendo.
Al di là degli aspetti amministrativi che è assolutamente comprensibile che Ugolini ignori, è necessario avere una buona dose arroganza nel giudicare in maniera così sprezzante il lavoro di altri senza avere alcuna conoscenza diretta del reale stato delle cose”.

Il centrosinistra traccia un bilancio dello stato di avanzamento dei lavori post-alluvione sul territorio provinciale di Ravenna:

“Nella fase di ricostruzione post-alluvione si è proceduto in primo luogo alla realizzazione delle opere in somma urgenza, per un totale di 36 interventi del valore complessivo di circa 4 milioni e 200mila euro; ad esempio interventi di ripristino e messa in sicurezza a seguito di eventi franosi, ricostruzione di corpi stradali, finalizzati principalmente a consentire la riapertura alla circolazione e a garantire la viabilità.

A seguire sono stati predisposti 39 interventi di messa in sicurezza e ripristino della viabilità delle infrastrutture stradali per un costo complessivo di circa 30 milioni di euro, stanziati a seguito dell’ordinanza n.13 del 31 ottobre 2023 del commissario alla ricostruzione post-alluvione, generale Francesco Paolo Figliuolo. Per quanto riguarda le aree in pianura, gli interventi sono dedicati in particolare al ripristino della rete viaria, alcuni con lavori in corso di esecuzione altri con affidamento previsto nel breve periodo. L’area collinare è oggetto di interventi molto significativi, atti principalmente alla messa in sicurezza del territorio, colpito da frane, su alcune delle principali arterie di traffico (come le strade provinciali 302R “Brisighellese”, 306R “Casolana-Riolese” – con la realizzazione di un nuovo tratto stradale in variante nell’abitato di Borgo Rivola – e la 63 “Valletta-Zattaglia”) con lavori in corso di esecuzione o affidamento previsto nel breve periodo”.

“La Provincia di Ravenna – precisa ancora de Pascale – dal giorno dell’alluvione ad oggi ha già speso 3.350.000 euro per realizzare opere per il ripristino della rete viaria e la salvaguardia della sicurezza stradale e ha già sottoscritto contratti per ulteriori 2 milioni e mezzo di euro, così come previsto dall’ordinanza del commissario Figliuolo per l’annualità 2024.

Mentre è più che evidente che, per le opere che verranno appaltate nei prossimi mesi, le risorse verranno spese con gli stati di avanzamento dei lavori e non certo in anticipo; è sufficiente conoscere anche approssimativamente come funziona un ente pubblico, o un piano degli investimenti per non sorprendersi di tale affermazione: da fine ottobre 2023, quando è stata firmata l’ordinanza, sono state affidate le progettazioni, realizzati e approvati i progetti, impostate le gare d’appalto e in diversi casi iniziati i lavori di opere complessissime, altamente specialistiche e che corrispondono già alla totale messa in sicurezza del territorio, a me questo in Italia sembra già quasi un miracolo”.

 

La tabella dei lavori fornita dalla Provincia