Riconsegnato oggi alla Pinacoteca, da parte dei Carabinieri di Faenza, la Crocifissione e discesa al Limbo, il quadro del 1200 rubato a fine febbraio durante una delle giornate di apertura al pubblico della collezione museale. Ritrovato agli inizi di maggio, il quadro era stato rubato da un cinquantenne incensurato della provincia di Bologna, autore di altri furti analoghi a Imola e nel capoluogo emiliano. Probabilmente un esperto d’arte a cui si è riusciti a risalire grazie alle telecamere di videosorveglianza dislocate per la città di Faenza. Le immagini sono poi state comparate con quelle catturate a Imola e a Bologna e l’uomo è stato fermato, all’interno di un altro museo bolognese, proprio mentre probabilmente stava per mettere in atto un altro furto. L’indagine, coordinata dalla procura di Ravenna, oltre ai carabinieri faentini, ha visto in campo anche il nucleo speciale dell’Arma dedicato alla Tutela del patrimonio culturale.
La Crocifissione, nei prossimi mesi, tornerà ad essere esposta a Faenza. Intanto è stato avviato l’iter burocratico per dotare il museo di un sistema di videosorveglianza, per una spesa totale che si aggira intorno ai 20-25 mila euro.