A poco più di un mese dall’apertura del cantiere, si sono conclusi i lavori per la ricostruzione del ponte sul canale Cupa – Magni, lungo la strada provinciale 4 a Prada, crollato a seguito dell’alluvione che ha colpito fortemente la frazione di Prada, tra i comuni di Faenza e di Russi.
Il nuovo ponte sarà inaugurato oggi pomeriggio alle 18.30, alla presenza di Michele de Pascale, presidente della Provincia di Ravenna, Nicola Pasi, consigliere della Provincia di Ravenna con deleghe a Mobilità, infrastrutture e politiche territoriali, Andrea Fabbri, vicesindaco di Faenza, e Valentina Palli, sindaca di Russi. All’inaugurazione farà seguito la riapertura alla viabilità della strada provinciale 4.
Il lavoro è consistito nella realizzazione di un nuovo manufatto di attraversamento dello scolo consorziale a sostituzione del precedente ponte ad arco in muratura risalente al 1945, completamente distrutto dall’evento di piena correlato all’alluvione dello scorso mese di maggio. Nello specifico, al fine di poter garantire una rapidità di intervento, sono stati utilizzati manufatti scatolari prefabbricati in cemento armato, tecnologia che ha permesso di ridurre i tempi di realizzazione e di garantire prestazioni strutturali ed idrauliche di alto livello.
“Quello di oggi è un risultato molto importante per il territorio – spiega il presidente della Provincia Michele de Pascale. La riapertura del ponte, avvenuta a tempo record, è frutto di un gioco di squadra che ha visto lavorare in piena sinergia Provincia, Comuni di Russi e Faenza e Consorzio di Bonifica della Romagna. Si è giunti quindi ad una ricostruzione migliore dello stato precedente, utilizzando lo strumento della somma urgenza e anticipando tutte le risorse come Provincia di Ravenna, senza aspettare di avere trasferimenti statali e nemmeno certezze sul loro rimborso. In quel quadrante erano andate distrutte un tratto di via Reda, un tratto di via Corleto ed era crollato il ponte sullo scolo consorziale Cupa. L’obiettivo dell’amministrazione provinciale è stato non solo quello di ripristinare il più rapidamente possibile la fruizione di una strada strategica nell’ambito della mobilità extraurbana, punto di interconnessione tra i territori provinciali di Ravenna e Forlì, ma anche quello di creare una nuova opera infrastrutturale viaria al servizio dell’intera comunità”.