“Sulle riaperture degli stabilimenti balneari e delle attività di ristorazione mi sembra che ci sia chi vuol fare un po’ di confusione, volutamente. Perché non saprei che significato dare al florilegio di dichiarazioni scomposte da parte di amministratori e consiglieri regionali di centrodestra, che invece dovrebbero sapere bene, per l’incarico che ricoprono, quali sono i compiti e le competenze delle diverse istituzioni”.
Così l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, risponde alle richieste e alle considerazioni di alcuni amministratori locali e consiglieri regionali riportate in queste ore dalle agenzie di stampa sulle riaperture degli stabilimenti balneari.
“Vediamo di fare chiarezza- precisa Corsini-. Per quanto riguarda la vicenda relativa a cosa deve intendersi per ‘zona all’aperto’, invito chi del centrodestra l’ha posta a rivolgersi ai ministri Garavaglia e Giorgetti. Perché chi ha fatto questa domanda, e ricopre un incarico istituzionale, dovrebbe sapere che il provvedimento è statale, e quindi la Regione deve attenersi alle indicazioni del Governo. E’ ovvio che appena saranno emanate le circolari ministeriali noi saremo pronti ad applicarle. Ma chiedere alla Regione risposte che devono dare i ministri, è evidentemente sbagliato. E fanno bene gli operatori del settore a chiedere risposte rapide e certe”.
“Per quanto riguarda le aperture degli stabilimenti balneari- prosegue Corsini– faccio notare che abbiamo già approvato l’ordinanza balneare, in anticipo, proprio per dare regole chiare agli operatori. Faccio anche notare che la data del 29 maggio riguarda la partenza del servizio di salvamento, non certo quella di apertura degli stabilimenti balneari, che come è noto già da oggi possono riaprire”.
“Credo sia necessario, soprattutto per chi riveste cariche istituzionali- sottolinea Corsini– leggere i documenti, studiarli e capirli, prima di lanciare rivendicazioni o usare toni retorici per ragioni politiche. Ricordo che lo scorso anno siamo stati tra i primi a definire linee guida, dopo un confronto con gli operatori e con la loro collaborazione, per la riapertura in sicurezza di tutte le attività sospese dal lockdown. È nostro primario interesse far ripartire il turismo un settore vitale per l’economia dell’Emilia-Romagna che prima del Covid pesava per più del 12% del Pil regionale”.