Ravenna ha ricevuto da parte dello Stato 670 mila euro di fondi straordinari per poter garantire la riapertura delle scuole e il rispetto delle norme per il contenimento del contagio all’interno degli istituti della città. Nello specifico, come ha affermato l’assessore Roberto Fagnani durante lo scorso consiglio comunale (seduta dell’8 settembre 2020) 570 mila euro verranno destinati alla manutenzione degli edifici scolastici, mentre i restanti 100 mila euro serviranno per l’acquisto di attrezzature. I lavori di adeguamento ai nuovi protocolli sono già iniziati a partire dai mesi scorsi, per poter garantire la riapertura di tutte le scuole fissata per lunedì 14 settembre.
I soldi stanziati dallo Stato serviranno quindi ad esempio per l’ampliamento delle aule al fine di garantire il distanziamento fra gli studenti, per la demolizione di alcuni muri e la realizzazione di nuovi infissi. Questi interventi andranno purtroppo a scapito di alcuni laboratori, che verranno sacrificati per fronteggiare la necessità di maggiore spazio.
Anche per quanto riguarda i centri estivi sono stati erogati da parte dello Stato 322 mila euro, risorse fondamentali per tutto il complesso di azioni che il Comune di Ravenna ha portato avanti nella ripresa delle attività post lockdown, come ha affermato l’assessore Ouidad Bakkali. Questi fondi, arrivati a fine giugno, hanno reso possibile la realizzazione di progetti e il rispetto dei protocolli sanitari in 44 centri estivi della città, che hanno avuto durante l’estate la possibilità di ripartire e di ottenere un rimborso spese per l’acquisto di dispositivi di protezione come guanti e mascherine. I fondi sono inoltre serviti per un’ulteriore abbattimento delle rette dei centri estivi a sostegno delle famiglie, che hanno ricevuto 50 euro a settimana per ciascun bambino durante i mesi di agosto e settembre.