Prosegue con successo il progetto “Rete Avis Lavoro – Faenza Città del Dono”, ideato da Avis Faenza per intercettare nuovi donatori direttamente sui posti di lavoro, in collaborazione con le stesse aziende. Dopo Diennea MagNews, Bcc Ravennate Forlivese e Imolese, Geas, Polienergie, Conel, Cmcf e Blaks, stamane l’autoemoteca di Avis ha sostato in via Della Punta per consentire ai dipendenti della Gemos di sottoporsi all’esame di verifica dell’idoneità alla donazione. In totale una dozzina di lavoratori hanno effettuato l’esame, entrando nel percorso della donazione.
«L’iniziativa “Rete Avis Lavoro” ci sta dando parecchie soddisfazioni – dichiara Angelo Mazzotti, presidente di Avis Faenza – Riusciamo ad avere numerose adesioni grazie anche alla disponibilità dei responsabili delle aziende, che si rivelano sensibili al nostro messaggio e consentono ai loro lavoratori di effettuare le visite di verifica dell’idoneità in orario di lavoro. Anche da parte della Gemos abbiamo trovato grande disponibilità nei nostri confronti».
«La proposta che ci è stata lanciata da Avis Faenza, era sicuramente degna di interesse – aggiunge Mirella Paglierani, presidente di Gemos – La nostra azienda è da sempre attenta a quanto succede sul territorio. Faenza è la città della nostra sede e monitoriamo con interesse tutto ciò che si muove nel mondo dell’associazionismo e del volontariato solidale. L’iniziativa “Rete Avis lavoro” va in questa direzione, perciò abbiamo stimolato i lavoratori che operano per noi sul territorio faentino verso il dono del sangue attraverso una comunicazione interna, spiegando loro il progetto di Avis e dando il materiale necessario per capire di cosa si trattava».
Nata nel 1975, Gemos è una cooperativa specializzata nel settore della ristorazione collettiva. Tra la sede di Faenza e le varie strutture sul territorio, impiega circa 1300 dipendenti, che sono per l’85 per cento donne. Fra ristorazione aziendale, scolastica, ospedaliera, della terza età, catering ed i propri locali self service, Gemos produce circa 9 milioni di pasti all’anno.