La Rete Antifascista Ravennate ha appreso che: “una compagna è indagata per danneggiamenti aggravati riconducibili ai manichini comparsi la notte prima della Commemorazione al gerarca FASCISTA Ettore Muti, del 26 agosto scorso, operata dagli Arditi e da Forza Nuova. A questo proposito, le vengono attribuiti illeciti amministrativi per delle presunte scritte «Ora e sempre resistenza».
Mentre la Questura di Ravenna autorizza le manifestazioni fasciste dei suddetti estremisti di destra, la Rete Antifascista di Ravenna è totalmente complice e solidale a tutte le manifestazioni di antifascismo, sempre più necessarie in tutto il paese”.
“La notizia della compagna indagata è comparsa temporalmente in prossimità del corteo antifascista che si terrà a Rimini l’8 settembre, volto anch’esso a manifestare ancora una volta che il fascismo è un reato e non è un’opinione!”-annunciano dalla Rete – “C’è da precisare – continuano – che la descrizione che appare, secondo cui «una pattuglia del Radiomobile aveva perquisito la casa della sospettata sequestrando vario materiale tra cui due bombolette spray di vernice rossa, un adesivo su un disco orario raffigurante una svastica, forbici, guanti e vari rotoli di scotch» non corrisponde a realtà! La compagna venne fermata dalle forze dell’ordine durante un controllo su strada e si è vista sequestrare il materiale innocuo di cui sopra.”
La Rete, inoltre, rimarca la gravità di quanto accaduto martedì 4 settembre al parco del Senio di Masiera a Bagnacavallo, in cui dei fascisti hanno tagliato il prato del parco formando la scritta “dux”.
“Il governo fascio-leghista-5stellino pratica indisturbato, sotto l’egida del ministro Matteo Salvini, razzismo, populismo, omofobia e sessismo indisturbato tutti i giorni. E vengono indagati per apologia di fascismo? Ci sono molte persone che a questo gioco non vogliono starci. E manifestano le proprie idee contro questo sistema oppressivo e repressivo” – accusano i membri della Rete. Nel caso l’accusa verso la compagna dovesse costituire una strategia delle autorità, appoggiate dalla stampa, finalizzata ad intimidire l’antifascismo, la Rete Antifascista Ravenna invita ulteriormente tutte le persone che sono contro la dittatura, il populismo, il razzismo, il sessismo, l’omofobia e ogni tipo di discriminazione ad alzare la voce e a farsi sentire, a manifestare in piazza a comunicare con i più, che l’ideologia fascista è mero populismo ed esprime la volontà di reprimere la libertà di essere diversi. Più siamo e saremo a farlo, più la macchina di repressione dello Stato diventerà inutile e inefficace”.