“Riceviamo e leggiamo con sorpresa le parole del comunicato pubblicato in data 23 settembre dalla giovanile di Fratelli d’Italia. Rimaniamo soprattutto perplessi fin dalle prime righe, dove, con tono accusatorio, ci viene chiesto di “interrompere le sterili polemiche”. Ci chiediamo da quale pulpito provengano queste accuse, soprattutto alla luce del teatrino mediatico inscenato da alcuni dei loro esponenti locali e nazionali in merito agli eventi alluvionali che hanno nuovamente colpito il nostro territorio.
Innanzitutto, ci domandiamo a quali polemiche si faccia riferimento, dal momento che non è mai stato nostro interesse alimentarne alcuna, tantomeno sterili. Un motivo su tutti: molti di noi fanno parte delle amministrazioni locali dei territori colpiti e, pertanto, il nostro obiettivo è sempre stato quello di supportare le amministrazioni nell’affrontare le difficoltà legate all’emergenza.
Inoltre, non pensiamo di dover ricevere lezioni da chi è rappresentato nel governo nazionale dal ministro Musumeci e dal vice-ministro Bignami, i quali, mentre si svolgevano le operazioni di salvataggio di molti cittadini nei nostri territori, si sono resi protagonisti di una conferenza stampa che ha acceso ulteriormente le polemiche, creando non poco imbarazzo alla Presidente del Consiglio e agli altri partiti di maggioranza.
Ci sorprende, dunque, questa richiesta da parte loro di assumere un ‘atteggiamento costruttivo’ quando i leader del loro partito, spesso e volentieri, hanno fatto tutt’altro. Ricordiamo, infatti, le minacce velate del vice-ministro Bignami sugli indennizzi e le testuali parole di Musumeci: il governo non è un bancomat.
Da parte nostra, nessuno ha mai avuto intenzione di creare polemiche. Dall’alluvione dello scorso maggio, abbiamo sempre cercato di dare il nostro contributo politico, come organizzazione giovanile, per supportare le amministrazioni locali e il nostro partito. Non a caso, di recente abbiamo organizzato un evento dal titolo “Prendersi cura del proprio territorio: le sfide del presente e del futuro” per discutere di come sia necessario mettere in sicurezza il territorio e chi lo abita dalle future calamità naturali.
In conclusione, chiediamo chiarezza e onestà.
In primis, i tanto promessi ristori al 100% ai cittadini da parte della Presidente del Consiglio devono ancora arrivare, nonostante siano trascorsi circa 16 mesi. Degli 1,3 miliardi stanziati dal generale Figliuolo per i ristori, ne sono stati erogati solo 30 milioni (21 alle famiglie e 9 alle imprese). Questi 1,3 miliardi di euro fanno parte di un pacchetto più ampio di 3,8 miliardi stanziati dal governo, di cui la restante parte è dedicata alla messa in sicurezza del territorio e al ripristino delle opere pubbliche. A proposito di questi ultimi fondi, la regione aveva richiesto 8,5 miliardi, e attendiamo delucidazioni sui fondi non ancora stanziati. Lo stesso vale per il grande piano contro il dissesto idrogeologico, che dovrebbe salvare l’Emilia-Romagna dai futuri disastri, fermo al Ministero dell’Ambiente da ben cinque mesi, e per il quale nulla è stato ancora stanziato.
In aggiunta, riguardo ai fondi stanziati dal governo e destinati al finanziamento delle opere di somma urgenza, si è commesso un errore di grande superficialità nella lettura dei bilanci regionali. Chiarimenti e smentite in merito sono giunte dalla presidente Priolo. Ci sembra, comunque, che il fraintendimento dei bilanci e la loro strumentalizzazione non siano attività circoscritte a chi opera da Roma: l’opposizione nei comuni della provincia di Ravenna ha sollevato una polemica parlando di ‘definanziamento delle opere sul Lamone.’ Tuttavia, in una nota recente della Regione si smentisce quanto affermato, in primis dagli esponenti locali di Fratelli d’Italia. L’opera ha subito uno storno temporaneo per compensare la mancanza di liquidità nel cantiere della Cassa del Baganza (PR), ma pochi mesi dopo il finanziamento è stato integralmente ripristinato per una somma di 1,2 milioni di euro (anche qui, i bilanci sono consultabili sul sito della Regione).
I Giovani Democratici della Provincia di Ravenna sono da sempre a disposizione della cittadinanza e delle amministrazioni locali per migliorare i nostri territori. Oltre a rinnovare la nostra disponibilità, vogliamo esprimere la nostra solidarietà agli amministratori che, ancora una volta, in ore drammatiche, hanno dimostrato la passione che mettono nel loro ruolo al servizio dei cittadini. Noi siamo da questa parte e crediamo che GN abbia sbagliato interlocutore: se cercate chi ha innestato le polemiche, vi invitiamo a guardare al vostro interno.”
Giovani Democratici della Federazione Provinciale di Ravenna