Più fondi all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile per interventi di somma urgenza causati dall’alluvione. Ma anche più risorse per l’edilizia sanitaria, a partire dall’efficientamento energetico, per aumentare il Fondo regionale per la non autosufficienza e per andare oltre i Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), che l’Emilia-Romagna garantisce al livello più alto nel Paese, aggiungendo nuove prestazioni a quelle assicurate dal servizio sanitario regionale.
Poi i fondi per l’affitto, per far fronte all’azzeramento dello stesso Fondo da parte del Governo, e altri destinati ai servizi educativi e infanzia e all’accesso alle attività scolastiche e formative.
Ma anche più risorse per la cultura, per progetti di marketing e promozioneturistica e per i grandi eventi sportivi, insieme a quelli di rilievo regionale e locale.
E poi maggiori trasferimenti all’Agenzia interregionale per il fiume Po per la cura del territorio e ad Arpae, l’Agenzia regionale per la prevenzione ambientale.
Sono queste le priorità dell’assestamento del Bilancio 2023, e della prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025, definito dalla Giunta regionale e approvato dall’Assemblea legislativa.
Una manovra che complessivamente supera i 125 milioni di euro, risorse a disposizione di territori, famiglie, lavoro ed economia. Che guarda ai giovani e agli anziani.
Un risultato che consente il mantenimento dell’equilibrio dei conti della sanità regionale senza intaccare il fondo di 85 milioni di euro accantonato nei mesi scorsi, che servirà invece as opperire alle minori coperture statali, in particolare su sanità e trasporti, così come a fronteggiare nuove emergenze e bisogni, a partire dall’alluvione.
E questo è possibile agendo sulla riduzione degli oneri finanziari, la razionalizzazione delle spese generali e sulle entrate extratributarie.
“Grazie ai conti in ordine e all’efficace gestione sancita anche dalla Corte dei Conti nel recente Giudizio di parifica- affermano il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano– con la manovra di assestamento rispondiamo a nuove emergenze, a partire dall’alluvione, e ai bisogni sociali senza rinunciare a politiche di sostegno al lavoro, alle imprese e alle comunità locali. L’obiettivo è quello di garantire una crescita sostenibile che vada di pari passo con la coesione sociale e territoriale”.
“Tutto questo- proseguono- coprendo i mancati trasferimenti statali, dalla sanità ai trasporti. In un quadro di incertezza che sconta le conseguenze della guerra in Ucraina voluta dalla Russia, l’inflazione che ha toccato record a due cifre e il rialzo dei tassi d’interesse. Insieme a tutte le Regioni, al di là del colore politico, stiamo chiedendo al Governo di investire nella sanità pubblica, con i mancati rimborsi Covid e dei costi energetici che hanno fortemente inciso sui bilanci sanitari, mentre per quanto l’Emilia-Romagna chiediamo risorse certe per la messa in sicurezza del territorio dopo le alluvioni di maggio e il 100% dei rimborsi a cittadini e imprese: questa terra ha dimostrato una resilienza straordinaria mantenendo livello di crescita e occupazione fra i primi nel Paese, ma adesso- chiudono Bonaccini e Calvano– servono risposte concrete per la ricostruzione”.