Le associazioni e i movimenti regionali, femministi e femminili, che hanno dato vita alla Rete regionale per la tutela dei diritti sessuali e riproduttivi, hanno incontrato i candidati alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale e Federico Serra. La candidata Elena Ugolini, invitata all’incontro, non ha partecipato.
A partire dallo scorso maggio la Rete ha sollecitato e posto indicazioni specifiche alla Regione Emilia-Romagna per ottenere l’accesso all’aborto farmacologico nei consultori e in telemedicina su tutto il territorio regionale, attuando le linee guida operative dell’Istituto Superiore di Sanità dell’ottobre 2023. La determina dirigenziale, uscita il 9 ottobre, rappresenta un passo importante, ma non un punto di arrivo.
Per questo motivo, nel corso dell’incontro sono stati richiesti ai candidati impegni concreti per tutelare la libertà di scelte riproduttive o non riproduttive, garantendone sicurezza e gratuità grazie ad investimenti rivolti:
– al potenziamento del ruolo e del numero dei consultori familiari, con particolare attenzione al loro profilo promozionale, preventivo e relazionale, secondo un’ottica di genere, prevedendo finanziamenti adeguati per una loro coerente rimodulazione organizzativa, operativa e formativa coerente a tale scopo che ricomprenda anche l’offerta della IVG farmacologica come parte integrante delle loro competenze;
– alla gratuità della contraccezione di emergenza per tutte le fasce di età e della contraccezione ordinaria per tutto l’arco della vita feconda;
– all’incremento di azioni informative per la promozione della procreazione responsabile e per un’informazione puntuale sulla IVG e il suo percorso;
– alla pubblicazione e diffusione di dati aggiornati, aperti, completi sull’IVG e sui servizi collegati alla salute sessuale e riproduttiva.
Oltre agli investimenti, è stata evidenziata la necessità di istituire tavoli di lavoro sulle tematiche inerenti la salute sessuale e riproduttiva e di prevedere una delega politica specifica sul tema per assicurarne il presidio, promozione e sviluppo.
Michele De Pascale ha espresso il suo impegno rispetto a tutti i punti presentati dalla Rete. Ha assunto l’importanza dei seguenti temi: la tempestività e accessibilità dei dati per garantire servizi di qualità per la salute sessuale e riproduttiva; la tutela dell’identità dei consultori come punti di riferimento primario; gli investimenti per garantire l’universalità della gratuità della contraccezione di emergenza e in prospettiva anche di quella ordinaria; l’importanza di riconoscere la Rete come un soggetto interlocutore imprescindibile e di prevedere figure politiche di riferimento che possano assicurare una costante azione di presidio, promozione e sviluppo di tutto l’ambito che riguarda la salute sessuale e riproduttiva compresa la rete dei servizi di competenza a partire dai consultori familiari.
Federico Serra ha espresso la condivisione di tutti i punti proposti dalla Rete. Ha sottolineato: l’importanza politica della trasparenza e dell’accessibilità dei dati, facendo emergere anche i dati sulla produzione del servizio, per esempio la presenza di mediatrici culturali a chiamata; l’IVG deve essere un percorso de-ospedalizzato e de-medicalizzato; il potenziamento dei consultori come luoghi di saperi liberati che offrono un’informazione corretta, gratuita, accessibile anche in diversi orari; il sostegno alla contraccezione non in base alla residenza, ma al domicilio; la necessità di una formazione adeguata, non giudicante, del personale sanitario per rispondere ai bisogni specifici sulla salute sessuale e riproduttiva, coinvolgendo anche il sistema delle farmacie; l’educazione all’effettività, al consenso in ogni ordine e grado di scuola.
La Rete, che riunisce associazioni e soggetti di tutto il territorio regionale, ha chiuso l’incontro ribadendo la sua intenzione di monitorare l’attuazione delle richieste avanzate e della determina approvata lo scorso 9 ottobre.