Secondo l’accusa, faceva regali anche costosi ad atleti minorenni per ottenerne in cambio prestazioni sessuali.
Per questo motivo un ex dirigente ultrasessantenne di una società sportiva del Ravennate, è finito prima in carcere e, più di recente su istanza del suo avvocato al Gip, ai domiciliari.
L’uomo, come ricostruito dal Resto del Carlino cronaca di Ravenna, è accusato di prostituzione minorile, di induzione a compiere atti sessuali e, per un caso, di violenza sessuale. Tre i minori per ora coinvolti, tutti tra i 15 e i 17 anni, che verranno presto sentiti in incidente probatorio.
L’indagine era partita da una segnalazione al Commissariato di Faenza ed era passata dalla Squadra Mobile di Ravenna per infine approdare a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Bologna su richiesta della Procura distrettuale competente per tipo di reato.
La misura era stata applicata dalla polizia poche settimane fa: l’uomo, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, si era avvalso della facoltà di non rispondere, finendo inizialmente in carcere a Forlì. Tra i regali offerti, oltre a ricariche telefoniche, scarpe sportive da varie centinaia di euro e un I-phone da mille euro.
(fonte ANSA)