Contrasto alla povertà, banchi alimentari, Hikikomori, sostegno ai minori con famiglie in difficoltà, interventi nel periodo Covid. All’interno delle attività collegate al Reddito di solidarietà e a quelle di contrasto al Covid negli scorsi anni la Regione Emilia-Romagna ha finanziato con 35 milioni di euro iniziative a sostegno della parte più fragile della popolazione aiutando 25.000 famiglie (100.000 persone).
Il dato è emerso nel corso della commissione Politiche per la Salute in occasione della presentazione della clausola valutativa della legge regionale “Misure di contrasto alla povertà e sostegno al reddito”, il provvedimento della Regione Emilia in cui era inserito anche il Reddito di solidarietà, misura ora non più funzionante in quanto “assorbita” nel Reddito di inclusione introdotto dal governo in sostituzione del reddito di cittadinanza. Scorrendo l’elenco dei vari interventi promossi in questi anni dalla Regione si vede che sono stati finanziati 45 progetti per il recupero alimentare con risorse pari a 1.494.500,00 euro. Per far fronte all’emergenza sociale prodotta dal Covid, la Regione nel triennio 2021- 23 ha finanziato interventi pari a 14.795.000 euro (7.000.000 di euro nel 2021, 4.795.00 di euro nel 2022 e 3.000.000 di euro ne 2023) per sostenere le famiglie e le persone in difficoltà. Sempre al capitolo Covid vanno conteggiati i 3.700.000 (1.700.000 euro nel 2021, 1.000.000 di euro nel 2022 e 1.000.000 di euro nel 2023) stanziati per interventi mirati su preadolescenti e adolescenti per affrontare il tema del cosiddetto “ritiro sociale” (Hikikomori).
“Il Reddito di solidarietà fu una misura fortemente voluta dalla Regione e come dimostrano i numeri si confermò un provvedimento molto importante: la via maestra rimane il trovare lavoro, come forma di riscatto e di dignità, ma in attesa di una nuova occupazione è importante avere forme di sostegno”, spiega l’assessore al Welfare che ricorda come “il nuovo governo ha fatto scelte diverse, vediamo cosa accadrà. Anche in sede di Conferenza delle Regioni, trovando sostegno alle nostre richieste, abbiamo ribadito l’invito al governo a stanziare più risorse per il contrasto alla povertà”.
Apprezzamento per quanto fatto dalla Regione in questi anni viene espresso dalla presidente della commissione Sanità ed esponente del Pd che a sostegno cita i dati resi pubblici dalla Caritas di Reggio Emilia in una recente convegno: “Il 47% dei centri per l’ascolto hanno segnalato l’aumento di richieste di aiuto, il 69% delle persone sono già conosciute e questo conferma come la povertà stia diventando un fenomeno cronico”, spiega la presidente che ricorda come “bisogna combattere la povertà e non i poveri”.
ER Coraggiosa è soddisfatta per l’attività di viale Aldo Moro e ha dubbi su quanto sta facendo il governo: “Bisogna che il governo riveda le recenti scelte in materia di contrasto alla povertà”.