Ravenna studia un progetto di integrazione attraverso il lavoro per i profughi accolti sul territorio

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Un percorso di integrazione attraverso l’insegnamento della lingua italiana e l’inserimento nel mondo del lavoro per i migranti che arrivano a Ravenna. È il progetto che sta studiando il Comune di Ravenna, al momento impegnato a vagliare le normative nazionali per capire i margini di manovra rispetto all’idea iniziale. L’intero disegno parte da un presupposto: scaduti i tempi di ospitalità dei profughi nei centri del territorio, ad attendere queste persone c’è solo la clandestinità, che in molti casi sfocia nella malavita o nelle organizzazioni criminose. Ne è convinta l’amministrazione bizantina e da questo presupposto nasce l’idea di offrire una strada alternativa e legale ai flussi migratori provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente.
Attualmente sono 1500 le persone richiedenti protezione internazionale ospitate nei centri del ravennate, fra adulti e minori.