Due sono gli appuntamenti dei prossimi giorni promossi da Amnesty Ravenna e da studentesse e studenti universitari del Campus ravennate, in particolare del corso di laurea in cooperazione internazionale e diritti umani.
I suoi avvocati ci hanno riferito che gli agenti dell’Agenzia di sicurezza nazionale (NSA) hanno tenuto Patrick bendato e ammanettato durante il suo interrogatorio all’aeroporto durato 17 ore. Patrick è stato picchiato sulla pancia e sulla schiena e torturato con scosse elettriche.
Gli agenti della NSA lo hanno interrogato sul suo lavoro in materia di diritti umani durante il suo soggiorno in Egitto e sullo scopo della sua residenza in Italia.
Successivamente è stato trasferito in una struttura di detenzione della NSA non rivelata ad al-Mansoura.
Il giorno seguente all’arresto, i pubblici ministeri di al-Mansoura hanno ordinato la sua detenzione per 15 giorni in attesa di indagini su accuse tra cui “diffusione di notizie false”, “incitamento alla protesta” e “istigazione alla violenza e ai crimini terroristici”. I pubblici ministeri hanno affermato di fare riferimento a dieci post pubblicati su Facebook, ma non hanno permesso né a Patrick né al suo avvocato di esaminarli.
Sabato 15 febbraio i giudici hanno confermato la detenzione preventiva. Patrick tornerà in tribunale il 22 febbraio. Resterà, poco lontano da al-Mansoura, a Talkha in un’altra struttura detentiva, e ha potuto vedere seppur per pochissimo la famiglia.
Riteniamo che Patrick George Zaki sia un prigioniero di coscienza detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.
Per questo diamo appuntamento a tutte e tutti coloro che vogliono unirsi a noi nel chiedere il rilascio di Patrick
Giovedì 20 febbraio ore 14.30 in piazza del Popolo, Ravenna
Venerdì 21 febbraio ore 18.00 in piazza del Popolo, Ravenna