I Carabinieri della Compagnia di Ravenna sono impegnati in una campagna di sensibilizzazione per responsabilizzare ed informare gli anziani, e non, in merito alle modalità con cui i malviventi pongono in essere raggiri. In molti casi tale opera di divulgazione sta ottenendo positivi risultati: ieri infatti è stato scongiurata l’ennesimo raggiro a danno di anziani e sono state assicurate alla giustizia le truffatrici.
Le due donne di 47 e 70 anni, di origine nomade, con precedenti specifici alle spalle, sono state arrestate con l’accusa di tenta truffa aggravata e trattenute nelle camere di sicurezza del Comando Provinciale Carabinieri di Ravenna in attesa del giudizio direttissimo. Stamani il Giudice del Tribunale di Ravenna, con la convalida dell’arresto ha imposto a entrambe il divieto di dimora nella provincia ravennate, fissando una prossima udienza per risarcire il danno.
Il tutto è iniziato nella mattinata quando un’anziana, rientrata a casa dopo aver fatto la spesa, riceveva la visita di due donne. Queste fingendosi impiegate comunali le mostravano una banconota da 50 euro invitandola ad esibire quelle in suo possesso al fine di effettuare una comparazione matricolare. Le due chiedevano inoltre di visionare eventuale oro detenuto in casa. La proprietaria di casa però, memore dei consigli veicolati con la campagna anti truffa pubblicizzata dall’Arma, riconosceva nell’atteggiamento delle due donne il modus operandi di chi sta inscenando una truffa e pertanto allontanava le due malintenzionate, allertando 112. Appena uscite in strada le due truffatrici veniva fermate dalle pattuglie della Stazione di Ravenna e della Sezione Radiomobile attivate per le ricerche. Riconosciute dalla vittima, le truffatrici sono state così tratte in arresto.
Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare il coinvolgimento delle due arrestate in altri analoghi episodi.
L’arma invita sempre, nell’eventualità si intuisca di essere di fronte ad un potenziale raggiro, a richiedere l’immediato intervento, tramite il 112, delle forze dell’ordine a cui è prudente rivolgersi anche per segnalare comportamenti sospetti e per denunciare situazioni di pericolo.