Ravenna è la seconda provincia d’Italia per euro spesi nel gioco d’azzardo. Il dato emerge dallo studio condotto dal Visual Lab del Gruppo Gedi, “L’italia delle slot”, che ha analizzato i dati forniti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli riguardante tutti i giochi gestiti proprio dai Monopoli, dalle slot al Bingo, dai Gratta & Vinci al Superenalotto. Ravenna fa segnare una spesa in giocate di 1.846 euro pro-capite. Davanti solo la provincia di Prato, con più di mille euro di differenza: 2948 euro, all’interno di uno scenario che racconta come il gioco sia molto più largamente diffuso nel nord e nel centro Italia rispetto al sud.
Nel Comune di Ravenna, invece, si sono giocati 1.499 euro pro capite. 837° comune d’Italia in una classifica di 7954 Comuni. Il dato è stato ricavato calcolando una popolazione di 159.115 abitanti con un reddito pro-capite pari a 20.799,80 euro.
La maggior parte degli euro si sono volatilizzati nella speranza di vincita alle VLT, con quasi 95 milioni giocati. Quasi 70 milioni sono finiti invece all’interno degli apparecchi comma 6a. Poi il Lotto e le lotterie istantanee sono la tipologia di gioco ad attrarre maggiormente i ravennati, con 27 e 23 milioni rispettivamente spesi. Seguono le scommesse, il bingo, le scommesse virtuali e il Superenalotto.