Ravenna per Dante si avvia alla conclusione nel segno del successo per qualità, alto profilo culturale e capacità attrattiva dei tanti eventi, alcuni dei quali sono stati un vero e proprio assaggio di ciò che attenderà la comunità ravennate nei prossimi anni. Il programma si conclude con preziose proposte di approfondimento, mentre già ferve l’attività per i prossimi appuntamenti, molti di essi già nel calendario 2019. Tra questi si segnalano la seconda edizione di Dante International Conference dal 29 maggio al 1° giugno, dove si attendono oltre 300 relatori che da tutto il mondo verranno a Ravenna a portare i frutti di ricerche su Dante svolte in diversi ambiti di studio; il confronto nazionale dei docenti di italiano sulle nuove prospettive di didattica dantesca il 12 aprile; il debutto il 25 giugno di Purgatorio, seconda tappa dello straordinario progetto commissionato da Ravenna Festival al Teatro delle Albe; la cerimonia dell’annuale dell’8 settembre nella felice formula sperimentata nel 2018, che vede la chiamata pubblica ai cittadini e la partecipazione dei gonfaloni delle città italiane.
Per questo e per tanto altro – è davvero significativa la progettualità che sta nascendo intorno a Dante, eterno interlocutore della nostra contemporaneità – si riunirà giovedì 29 il Comitato Dantesco che dopo l’insediamento è entrato nella fase operativa e sta lavorando alla costruzione del percorso del VII centenario.
A conforto del lavoro che la città tutta ha davanti è sicuramente l’ottimo esito delle attività del 2018 dove si sono rinsaldate prestigiose collaborazioni con esiti importanti, tra questi la mostra “L’ultimo Dante e il cenacolo ravennate”, una puntuale e, per certi aspetti, inedita ricostruzione dell’ultimo rifugio, confermata anche dagli esiti del Convegno Internazionale Dante a Ravenna, realizzato in collaborazione con l’Università di Bologna. Ma è probabilmente la cerimonia dell’Annuale della morte di Dante, l’evento emblematico che ha attestato l’emozione e la gioia della partecipazione, certamente tratto distintivo della celebrazione, grazie alla “messa in scena” del patrimonio e del culto dantesco per opera di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari. Le centinaia di cittadini che hanno animato l’evento sono l’immagine più bella di questa rassegna dantesca. Così come confortante è stata la Sala Dantesca sempre stracolma di giovani per le Conversazioni dantesche che, sulla scorta della suggestione dell’ornamento, sono andate al cuore della nostra condizione tra etica ed estetica, dai paramenti liturgici degli anonimi artisti medievali alla logomania dell’esibizionismo individualistico odierno. La proposta espositiva, dalla street art di Bonobolabo alle fotografie di Corelli fino all’installazione di Studio Azzurro al Museo d’arte della città di Ravenna, hanno offerto a cittadini e turisti occasioni speciali di confronto con l’immaginario dantesco. I reading, su tutti lo straordinario successo di Lino Guanciale, sono stati vere e proprie mediazioni di conoscenza. Le visite guidate e i dibattiti hanno incardinato la presenza dantesca nel vissuto quotidiano.
“L’affetto per il Poeta, la consapevolezza di essere terra di cultura e il desiderio di fare bene insieme sono stati il motore di un’azione corale che il Comune di Ravenna ha coordinato e sostenuto spostando sempre più in alto il livello di qualità, di partecipazione e di collaborazione. Non è cosa che si possa fare da soli. Infatti, è nel segno della gratitudine per tutte le associazioni, gli enti, gli artisti, gli studiosi e le cittadine e i cittadini che hanno scelto di essere protagonisti del tributo a Dante che accogliamo gli ottimi esiti della rassegna, guardando con fiducia alla prossima sfida per la quale stiamo percorrendo un percorso di corresponsabilità e di costruzione di alleanze, a partire dai preziosi accordi con gli amministratori regionali e della progettazione condivisa, sancita davanti al Ministro Bonisoli, con le città e i territori di Firenze e Verona” così dichiara l’assessora alla Cultura Elsa Signorino.
Alla Biblioteca Classense si svolgerà, dunque, il gran finale di Ravenna per Dante con inizio venerdì 30 presso la Sala Muratori, quando alle 18 verrà presentato il volume che guarda al cosiddetto “commento figurato”, vale a dire quella traduzione delle visioni dantesche attraverso le arti visive che proprio Lucia Battaglia Ricci, studiosa dell’immaginario dantesco a cui è dedicato il volume, ha perseguito con rigore e passione. Sarà ospite Anna Pegoretti, presentata da Alessandra Forte, curatrice della raccolta edita da Longo, che ci condurrà nell’intreccio fra parola e immagine.
Sabato 1 dicembre nella Sala Dantesca ospite d’eccezione sarà Alessandro Barbero, straordinario oratore e storico geniale, a cui è affidato il compito di concludere il ciclo annuale delle Letture Classensi, guardando a quel Dante feditore a cavallo oggetto dell’installazione presente al Mar, in ?War is over. Barbero, storico molto letto e apprezzato che non disdegna la sfida con la narrativa, grazie a cui ha ricevuto il premio Strega, ha il merito “di aver tolto la polvere alla storia, facendola diventare narrazione avvincente”.
A conclusione giovedì 6 dicembre nella Sala Muratori alle 18 Davide Canfora traccerà un proprio itinerario di riflessione sul sentimento della pietà e sull’agire umano attraverso la complessa struttura della Commedia, con la finezza e l’incisività che caratterizza la sua ricerca letteraria. La presentazione del volume Vademecum dantesco, con la presenza dell’italianista Loredana Chines, sarà l’occasione per avere una prospettiva di lettura volta ad acquisire le costanti del pensiero e le radici del presente nella tensione culturale, nelle scelte e nella lingua del nostro antico concittadino.