E’ un avvio di anno scolastico ricco di esperienze originali e stimolanti quello che stanno vivendo i giovani alunni dell’Accademia degli Studi di Ravenna, la scuola parentale bilingue che ha sede in viale Alberti 84.
La quindicina di studenti che frequentano l’Accademia – con la modalità dell’home schooling, prevista dalla legge, che prevede appositi esami di idoneità a fine anno scolastico – si approcciano al medesimo programma previsto dalle scuole statali, ma con un approccio completamente diverso. Intanto, lavorano assieme anche se sono di età diverse: attualmente, i ragazzini seguiti dalle insegnanti vanno dalla prima elementare alla seconda media nella stessa aula. Inoltre, l’innovazione di studio prevede settimane di lezione monotematiche, per singola materia oltre alla matematica e all’italiano che vengono studiate ogni settimana: alla fine di ogni argomento, trattato e compreso, i ragazzi ricevono un esame interno ed un Certificato relativo al corso solo se terminato con successo, altrimenti ritornano sul materiale fino ad una certezza totale dell’argomento.
Questa peculiare modalità didattica permette anche il costante confronto con esperienze esterne. A volte grazie al coinvolgimento in aula di “testimonial” specifici: una mosaicista per quanto riguarda le lezioni di arte, una musicista per la settimana di musica esperienziale, o persone provenienti da altri Paesi per le lezioni di lingua o di geografia.
A volte, invece, sono i ragazzi ad uscire dalla scuola per andare a esplorare le esperienze della città. Nelle prime settimane dell’anno è già accaduto un paio di volte: nella settimana dedicata alle scienze, i ragazzi sono stati ospiti del Cestha di Marina di Ravenna, il Centro Sperimentale per la Tutela degli Habitat, dove hanno potuto vedere le grandi tartarughe nelle loro vasche, e sono stati istruiti dagli operatori del Centro sulle dinamiche relative a questi affascinanti animali e sulle altre attività svolte dal Cestha.
Durante la settimana dedicata alla tecnologia, invece, gli alunni sono stati ospiti della motonave “Stella Polare” ancorata in Darsena, sul canale Candiano: accanto al comandante e all’equipaggio, hanno imparato come si attivano i motori, quali sono le strumentazioni di bordo e altri particolari legati alla navigazione. Nella stessa logica, poi, sono stati accolti dal personale delle ferrovie dello Stato in stazione a Ravenna, e hanno potuto vedere come funzionano i treni visitando anche la cabina di guida.
“La nostra è una metodologia ormai radicata in altri paesi, ma ancora poco nota in Italia: ed è davvero molto stimolante e istruttiva per i ragazzi – sottolinea Elisa Guzzo, direttrice dell’Accademia degli Studi -. E’ un modello di scuola unico nel suo genere: un metodo innovativo, studente-centrico, non massificato, che peraltro non prevede voti, ma una precisa ed accurata verifica della comprensione e competenza acquisite. Ogni studente lavora con i suoi ritmi, e viene seguito con grande attenzione: nessuno si annoia, nessuno resta indietro. Qui si impara divertendosi, tutti i giorni. Il tutto basato sulla Tecnologia di Studio dell’educatore americano L. Ron Hubbard, riconosciuta dall’Unesco come “la rappresentazione contemporanea dell’Istruzione democratica incentrata sullo studente”.