Per la prima volta da anni – ovvero da prima del Covid – Ravenna Incoming ha partecipato con un proprio stand (inserito in quello della Regione Emilia-Romagna) alla BIT, la Borsa del Turismo in corso fino ad oggi alla Fiera di Milano.
Un test interessante anche per capire “che aria tira” in quella che per molti anni è stata la principale fiera turistica italiana, oggi in ripresa dopo alcune stagioni in sordina. E le risposte ricevute, almeno da Ravenna Incomimg, sono state incoraggianti.
“Ho visto una grande affluenza, davvero a livelli pre-Covid – racconta Federica Guerra, l’operatrice del consorzio che ha presenziato a tutte e tre le giornate in fiera -. Gli stand sono pieni; domenica, la giornata aperta al pubblico ha registrato grande affluenza. E per quel che possiamo dire dal nostro osservatorio, al di là degli incontri che avevamo prefissato, appena avevamo la sedia libera qualcuno si sedeva. Abbiamo visto il ritorno di asiatici, americani, canadesi e parlato con diversi buyer, cosa che ad esempio non avevamo notato all’ultimo TTG di Rimini”.
Al di là dei numeri, anche le richieste fanno ben sperare per il futuro richiamo turistico di Ravenna. “I tour operator mi sono sembrati tutti molto interessati a proporre mete meno caotiche rispetto al passato – continua Federica -: cercando magari di dedicare un giorno in meno alle metropoli, a Roma o Milano, e uno in più a luoghi in cui si possa fare un turismo un po’ più calmo.
Prima del Covid, città come Ravenna erano meno considerate, nonostante i monumenti patrimonio Unesco; oggi invece l’interesse mi pare decisamente cresciuto. E ho notato molta attenzione anche per alcune nostre proposte specifiche: come i workshop di mosaico (anche perché la maggior parte degli operatori lavora con gruppi non troppo grandi, e questo tipo di proposta è molto apprezzato) o il percorso Dante Bike Ravenna-Firenze, anche per un pubblico individuale”.