È disponibile da oggi nelle librerie la nuova edizione della guida Lonely Planet dell’Emilia-Romagna, aggiornata e rieditata, con in copertina un particolare ben riconoscibile di Ravenna: la volta a mosaico del mausoleo di Galla Placidia.
Nel 2021 Ravenna era stata inserita da Lonely Planet nella classifica delle migliori destinazioni di viaggio, Best in Travel categoria sostenibilità, per “Le vie di Dante”, scelta che ha determinato un cambiamento nella percezione della destinazione all’estero. Lo ha ricordato Tom Hall, vicepresidente di Lonely Planet, esperto di editoria di viaggio, ospite a Ravenna per Open Turismo lo scorso 9 novembre.
In città per la seconda volta, Tom Hall ha ringraziato tutti i presenti per l’invito ricevuto e ha commentato i dati appena presentati dall’ufficio Statistica della Regione Emilia-Romagna, che nel periodo gennaio – settembre hanno visto aumentare le presenze in tutto il territorio del comune di Ravenna del 3 per cento e nella città d’arte del 12 rispetto ai primi nove mesi dell’anno scorso, ricordando proprio la nomina di Ravenna in Best in Travel, nel dicembre 2020 per l’anno 2021.
“Come tutti voi ricorderete – ha tra l’altro detto Tom Hall – il 2020 non è stato un buon anno per viaggiare, un’esperienza che abbiamo vissuto tutti quanti. È un piacere vedere che i numeri sono progressivamente aumentati. L’elemento chiave che vorrei trasmettere oggi è che le circostanze e le ragioni per cui Lonely Planet ha inserito Ravenna nella lista del 2020 sono molto rilevanti ancora oggi nel 2023 e lo saranno nel 2024 ed oltre”.
Open Turismo è stato anche l’occasione per anticipare al pubblico l’uscita della nuova guida dell’Emilia Romagna, con quella che Tom Hall ha definito “una delle mie copertine preferite delle guide Lonely Planet”.
Tra le novità della guida i focus sulle eccellenze locali: per Ravenna sono stati segnalati da Lonely Planet Luca Barberini, mosaicista, che ha avuto la capacità di trasferire la tradizione del mosaico in un contesto contemporaneo, e le nuove opere di street art della Darsena di città.
Tom Hall ha proposto anche un’analisi attenta sul tema del cosiddetto overtourism, o sovraffollamento turistico, che alcune destinazioni vivono e che di contro per Ravenna può rappresentare un’opportunità: “È una delle sfide che tutte le destinazioni mondiali, Italia compresa stanno affrontando. Ravenna, su questo punto, si trova in una posizione molto affascinante, ovvero può essere una destinazione alternativa quando parliamo di visitatori internazionali. Ravenna può diventare una reale alternativa ad altre destinazioni in Italia che sembrano avere immensi e non sostenibili flussi di visitatori. Ad esempio, il Tour de France passerà da qui e punterà i riflettori sull’intera regione, il libro di Judith Herrin, che è stato un best-seller nel Regno Unito ed in altri paesi, ha giocato un ruolo molto significativo nel diffondere la consapevolezza della storia di Ravenna oltre il classico”.
Non ultimo il commento sul cibo: “Oggi la gastronomia è il primo elemento motivazionale che vediamo per il viaggio; e Ravenna ha una tradizione culinaria di tutto rispetto”.
Il vicepresidente di Lonely Planet ha concluso con alcune riflessioni personali: “Come ho già detto, questa è la mia seconda visita in città ed entrambe le volte ho avuto la stessa sensazione; la definirei “nostalgia dell’oriente”, un desiderio di fare esperienza di qualcosa che è molto lontano. Posso dire di avere provato questa emozione molto più qui che in altre destinazioni, come Roma o Istanbul. Mi viene chiesto spesso di andare a parlare in molti posti nel mondo, ma sono qui perché penso onestamente che Ravenna sia una destinazione unica”.
Tom Hall collabora con molti case editrici di viaggio tra cui Epic Rides e Amazing Train Journeys ed è l’autore dei migliori consigli di viaggio di Lonely Planet. Contribuisce mensilmente alla rubrica di viaggio sulla rivista BBC History, è un commentatore regolare di notizie di viaggio ed eventi nei media, tra cui BBC Breakfast, gm.tv, Radio One, Sky News, CNN e Six Music. Collabora anche con una serie di altre riviste e giornali nel Regno Unito, Irlanda ed Europa. Per molti anni è stato l’autore della rubrica settimanale Ask Tom sia sul quotidiano Observer che sulla sezione viaggi online del Guardian.