“Oggi, martedì 21 marzo, alle 17.30 si svolgerà un sit-in di 15 minuti tra le due colonne di piazza del Popolo. Ne seguirà un altro, sempre per 15 minuti, davanti al palazzo della Prefettura. L’iniziativa è promossa dalla Casa delle Donne «per unire la propria voce a quelle di quanti sabato 18 a Milano hanno manifestato per dire “Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie” contro le recenti decisioni del Governo in materia di omogenitorialità». Ravenna in Comune già nel 2016, metteva a fondamento del proprio programma politico l’impegno «a far avanzare il Paese affinché l’uguaglianza dei diritti e la dignità siano garantiti a tutte e tutte nello spirito dell’art. 2 e 3 della Costituzione […] per porre fine a una situazione di arretratezza dell’Italia diventata ormai imbarazzante nel contesto europeo». La richiesta era e resta anche oggi quella di avanzare «verso la piena cittadinanza per ogni coppia e la fine di ogni tipo di discriminazione».
Siamo consapevoli che il problema non può ridursi alle iniziative in senso negativo prese da questo Governo, in carica da pochi mesi, ma vada ascritto ad una più generale tendenza delle forze politiche di centrodestra ma anche di centrosinistra a non condividere nelle azioni effettive l’apertura ai diritti presente invece in vasti strati della società italiana. Purtroppo è ancora di piena attualità quanto scrivevamo sette anni fa sotto il capitolo “Ravenna città dei diritti”:
«Ravenna in Comune è molto ferma nel rifiutare ogni tipo di discriminazione. In particolare è impegnata nel contrasto a sessismo, razzismo, trans/omofobia, bullismo e violenza maschile sulle donne. Tali fenomeni spesso si presentano intrecciati fra loro e accomunati dalla difficoltà nel riconoscere e rispettare le differenze, a partire da quella di genere. Perciò è importante l’impegno sul piano politico, culturale e sociale». E questo anche attraverso «buone pratiche da portare avanti nella politica della Pubblica Amministrazione a Ravenna».
In coerenza con i nostri valori e con il nostro sentire, Ravenna in Comune invita tutte e tutti a partecipare alla manifestazione odierna. Perché Italia avanzi sul terreno dei diritti civili, promuoviamo Ravenna città dei diritti.”